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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Rudiae / Via Don Bosco

Ruba cucciolo di cane, il proprietario lo denuncia ma poi insulta i poliziotti

Paradossale vicenda fra via Quarta e via Don Bosco. Titolare di negozio per animali fa bloccare ladruncolo 25enne che si pente e decide di pagare per il cane. Ma lui non ci sta e dopo, inutilmente, minaccia lui e insulta gli stessi agenti. Finendo a sua volta per beccarsi una denuncia

LECCE – La storia si sarebbe potuto concludere con una stretta di mano. E invece al peggio non c’è mai fine. Dopo il furto di un cucciolo di cane, l’isterismo ha preso il sopravvento. E nemmeno di fronte al caso risolto la vittima s’è calmata. Al punto tale da finire a sua volta denunciata a piede libero, ma per minacce e oltraggio a pubblico ufficiale. Già, perché, invece di essere grato ai poliziotti intervenuti, il proprietario di un negozio di animali, avrebbe iniziato ad apostrofarli in ogni modo. Tutto questo mentre per la via si stava formando un folto capannello di persone, incuriosite dalla poco edificante scenetta.

L’aspetto ancor più singolare è che tutta questa baraonda sia avvenuta pressappoco nella stessa zona in cui circa un paio di ore dopo gli agenti di polizia della questura di Lecce sarebbero tornati per sedare una maxi-rissa con feriti, non lontano dalla stazione ferroviaria. Insomma, ieri mattina c’era una strana atmosfera, in quella zona di Lecce. L’afa alla quale ancora non ci si è abituati, dopo una primavera quasi gelida, potrebbe aver surriscaldato anche gli animi.     

Sta di fatto che, intorno alle 10, fra viale Oronzo Quarta e via Don Bosco, il personale di servizio presso la Divisione immigrazione (ufficio distaccato della questura, a poche decine di metri dallo scalo ferroviario) è intervenuta per bloccare un giovanotto leccese, M.J., 25enne, in “fuga” con un cucciolo di cane “prelevato” dal recinto di un negozio delle vicinanze.

Quando è arrivata anche la volante e s’è iniziato a discutere del caso, alla presenza del proprietario dell’attività commerciale, il 25enne avrebbe manifestato il proprio pentimento. Ha anche motivato il gesto. Ha spiegato di essersi impietosito, sentendo piangere quel cucciolo e di aver agito in maniera istintiva.

I poliziotti hanno svolto il loro lavoro di mediazione, cercando di trovare un accordo fra le parti. Il ragazzo s’è detto pronto a pagare il corrispettivo in denaro per potersi tenere il cane, evitando una denuncia. Ma il proprietario, A.A., 38enne, leccese anch’egli, pare non abbia voluto sentire ragioni, decidendo tout court di procedere per furto.

Gli agenti, avendo ormai compreso che non ci sarebbero state ragioni, si stavano a quel punto allontanando con il 25enne per formalizzare gli atti, quando il negoziante avrebbe avuto un gesto di stizza. “Io ti ammazzo”, avrebbe urlato al “ladro” e con le mani avrebbe simulato il taglio della gola. I poliziotti si sono avvicinati a lui per chiedergli spiegazioni sulla ragione di quell’inutile scatto d’ira, con tanto di minaccia, ricevendone però una sequela irripetibile di insulti, il più “garbato” dei quali è stato il classico “andate a lavorare”, seguito da ingiurie.

Il trambusto ha finito per richiamare l’attenzione di diversi passanti, che si sono fermati a “godersi” la scena. I poliziotti invano avrebbero cercato di richiamare il venditore di animali a un comportamento più decoroso. Ad ogni ammonimento sarebbe seguito un altro insulto, fin quando non hanno deciso che la misura fosse colma. Ed ecco che, oltre agli atti per furto nei confronti del 25enne, ne hanno redatto anche uno nei suoi confronti per minacce e oltraggio a pubblico ufficiale. 

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