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Cronaca

Giro di vite su assicurazioni mancanti e false: ridda di contestazioni. E dato in crescita

Quasi 500 veicoli controllati in due giorni da una task-force della Polstrada leccese. Il 5,05 per cento dei fermati non aveva il contrassegno o ne possedeva uno falsificato. Una cifra in crescita rispetto all'inizio dell'anno. E tra i "furbi" vi sono anche professionisti come medici e avvocati

LECCE – Il demone (e il costo) dell’assicurazione auto colpisce tutti. Indistintamente. Per questo numerosi titolari di veicoli, sempre più spesso, decidono di risolvere il problema dalla radice. Da chi non ha un lavoro a chi magari guadagna anche profumatamente, ma non riesce a resistere alla tentazione del risparmio truffaldino. 

In quest’ambito è scattata un’ampia verifica, eseguita anche dagli agenti di polizia stradale di Lecce, nel contesto di un’operazione a livello nazionale. Il 23 e il 24 ottobre, su input del Dipartimento della pubblica sicurezza, gli agenti hanno organizzato una vera e propria task-force per combattere la furbizia di alcuni automobilisti. Il 5,05 per cento, per la precisione. La media degli sprovvisti della polizza per la responsabilità civile. 

Quattordici le pattuglie disseminate fra Lecce, Trepuzzi, Squinzano, Lizzanello, Vernole, Galatone e Maglie. Gli uomini guidati dal vicequestore aggiunto Lucia Tondo hanno sottoposto a sequestro venticinque veicoli sprovvisti di assicurazione. Scatteranno sanzioni da 841 fino a 3mila e 366 euro. Sei, invece, sono i contrassegni e i certificati assicurativi del tutto falsificati, in alcuni casi anche di fattura quasi perfetta. In questi casi il rischio, oltre alla confisca del veicolo, è quello della sospensione della patente per un anno. 

Per questi specifici episodi sono anche state aperte indagini di polizia giudiziaria, svolti in collaborazione con l’Ania, l’Associazione nazionale imprese assicuratrici. Al personale degli Uffici antifrode, infatti, gli operatori della Polstrada si rivolgono per gli approfondimenti necessari e per avere un riscontro immediato nella  banca dati.

NON SOLO ASSICURAZIONI

Ben 495 sono stati i i veicoli controllati. E il dato del 5,05 per cento non è confortante. E’ in crescita, infatti, rispetto a quello emerso nel corso un’operazione analoga che risale al gennaio scorso. Il fatto singolare è che la pessima abitudine non riguarda solo persone indigenti. Gli agenti hanno verificato come anche professionisti quali medici e avvocati, in qualche caso, si fossero messi al volante di autovetture di grossa cilindrata senza assicurazione Rca. 

In un caso limite, un automobilista non aveva nemmeno la patente, perché mai conseguita e per giunta un tasso alcolemico superiore ai 2,60 grammi per litro, e in pieno giorno. Perfino uno dei mezzi di una ditta di distribuzione di prodotti alimentari circolava con assicurazione e attestato di revisione periodica falsi. 

Otto in tutto le denunce penali, di cui sei per i già citati casi di contrassegni falsi. Un fenomeno molto più complesso di quanto si creda, perché dietro ad un’assicurazione falsa spesso ci sono vere e proprie organizzazioni criminali. Mentre dietro ad un’assicurazione mancante, c’è un potenziale “pirata della strada”. In quest’ultimo caso, le persone coinvolte in incidenti stradali in cui la controparte fugga e non venga rintracciata, sono risarcite dal Fondo vittime della strada, alimentato in quota parte da ogni conducente assicurato. Senza considerare che il danno provocato alle società assicurative si riverbera sulle tasche del cittadino, con l’aumento del premio. Un vero e proprio effetto domino.

Ma fra le violazioni riscontrate non ci sono soltanto quelle che toccano le assicurazioni. A parte i venticinque casi strettamente legati al contrassegno, si sono registrati dodici episodi in cui gli automobilisti non avevano documenti al seguito e sedici in cui non era stata svolta la revisione dei veicoli. E poi: due casi d’inefficienza dei sistemi di equipaggiamento, uno di uso diverso della targa prova, due contestazioni di guida senza aver conseguito la patente, cinque di patente scaduta, il già citato caso di guida in stato di ebbrezza e anche un episodio riguardanrte un ciclomotore privo di certificato di circolazione.

Sedici documenti di circolazione sono stati ritirati e stessa sorte è toccata a sei patenti di guida. Due i veicoli sottoposti a fermo amministrativo e venticinque a sequestro. 

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