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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Via Cesare Battisti

Furti a raffica in città: tre appartamenti svaligiati a due passi da piazza Mazzini

In via Cesare Battisti, colpo "lampo: una pensionata è uscita a gettare la spazzatura e quando è rientrata l'avevano alleggerita di soldi e monili. In via Nazario Sauro, i ladri si sono intrufolati in due abitazioni al sesto piano di un palazzo, sottraendo valori e soldi per circa 10mila euro

LECCE – Tre appartamenti “visitati” dai ladri, tutti nello stesso giorno, a due passi da piazza Mazzini. E fin qui la novità non è, poi, così di rilievo. Vi sono stati momenti peggiori, in cui si sono sfiorati anche i dieci furti nel giro di poche ore. Una vera e propria raffica di colpi, che non risparmia nessuno: professionisti, operai impiegati, pensionati. E una tendenza difficile da frenare, vista la crisi imperante. Purtroppo.

Quel che colpisce, però, questa volta, è la sfrontatezza dimostrata in un episodio in particolare. Che rivela quanto i ladri siano sempre più astuti, sempre più rapidi, sempre più decisi. A costo anche di farsi cogliere con le mani nel sacco. Ed è bene fare molta attenzione, anche se si lascia l’appartamento per pochi minuti. Ai tanti “manolesta” di professione, basta alle volte solo una cosa, per fare il pieno: una distrazione fatale, come la porta lasciata aperta.

E’ quello che probabilmente è accaduto a una pensionata di 68 anni leccese, che abita da sola in via Cesare Battisti. Nel vivo della mattinata di ieri, poco dopo le 11, la signora è uscita di casa per andare a gettare la spazzatura. Agli agenti ha raccontato di non essere rimasta al di fuori dell’appartamento più di quindici minuti. S’è attardata a scambiare due chiacchiere, e tanto è stato sufficiente a qualcuno per entrare, arraffare 400 euro in contanti, alcuni monili in oro per un valore da quantificare e un telefono cellulare.

Una volante di polizia giunta sul posto per un sopralluogo ha scoperto che non c’era alcun segno d’effrazione. La porta, molto probabilmente, non era stata chiusa bene e tanto è bastato perché la donna si ritrovasse “alleggerita” di alcuni tra i suoi beni. Non è stato richiesto l’intervento della scientifica, che, invece, ha avuto il suo bel da fare poche ore dopo, intorno alle 15,15, quando il 113 è stato nuovamente contattato, e questa volta dai residenti di ben due appartamenti, attigui, entrambi al sesto piano di un palazzo di via Nazario Sauro.

Si tratta di un’arteria centrale del capoluogo che, val giusto la pena ricordare, incrocia proprio via Cesare Battisti. Insomma, è possibile che gli stessi autori del primo furto siano rimasti in zona, magari dopo aver fatto un break in qualche bar della piazza per spezzare le ore di “lavoro” e che siano tornati alla carica subito dopo. Questa volta, dovendo però forzare entrambe le porte delle abitazioni sulle quali hanno posato gli occhi.

In una, ai malviventi, è andata anche piuttosto bene, perché hanno trovato sia gioielli per un valore approssimativo di 5mila euro, sia 4mila euro in contanti, scovati dopo aver rovistato per bene nei cassetti delle varie stanze. Non altrettanto corposo il bottino racimolato tra i vicini di casa: soldi per appena 400 euro, riposti anche in questo caso in un cassetto. Tutto in pochi minuti, come sempre, approfittando dell’assenza dei proprietari, fuori per impegni, fra i quali un avvocato. I quali hanno dovuto fare i conti con la spiacevole sensazione di essere stati forse tenuti d’occhio nelle loro abitudini. Aspetto forse più inquietante delle intrusioni stesse.  

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