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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Segnalato durante un sopralluogo, catturato il ladro seriale della "movida"

Il 19enne nigeriano risponde di quattro episodi riscontrati. Ma i sospetti riguardano molti altri episodi avvenuti nel centro storico

LECCE – Cosa porta un essere umano a spingersi oltre ogni soglia di spudoratezza? Forse, Osawalu Salami, 19enne nigeriano, in tutto questo tempo ha sviluppato una sorta di corazza psicologica, vivendo nella convinzione che sarebbe rimasto impunito per sempre. Al limite del delirio di onnipotenza. O, magari, più semplicemente, ha deciso di andare avanti a oltranza, rubando ancora, e ancora, e ancora, nell’attesa del giorno in cui questo assurdo gioco a guardie e ladri sarebbe finito. La sfida di chi non ha un concetto del domani.

Una sola cosa è certa. Doveva saperlo anche uno molto giovane come lui e, quindi, con poca esperienza, che prima o poi la buona stella l’avrebbe abbandonato. E’ successo nella notte, quando i gestori di alcuni locali di via Umberto I - nei pressi di Palazzo dei Celestini - hanno chiamato la polizia.

Così svolgeva i sopralluoghi

Ormai, Salami è stato notato e immortalato tante di quelle volte nel centro di Lecce, il suo volto e le sue gesta hanno compiuto così innumerevoli giri di cellulari e pagine web, da non riuscire più a muoversi negli ultimi tempi senza essere avvistato da qualche sentinella. Stretti in una solidarietà reciproca, proprietari e dipendenti dei locali hanno fatto ogni volta tam-tam, segnalandolo ora in un vicolo, ora sul corso, ora accanto a un pub. 

Tanto che la polizia l’aveva già fermato qualche sera addietro, sempre su segnalazione, dopo un suo “sopralluogo” in via Matteotti. Ma gli era andata bene ancora una volta. In fin dei conti, non aveva fatto nulla, se non avvicinarsi a un locale. La stessa cosa è accaduta nella tarda serata. Ha chiesto un bicchiere d’acqua dentro lo "Shui Bar". Il suo modo per annotare mentalmente alcuni dettagli e, nelle ore successive, probabilmente mettere a segno il colpo.

Certo, non si può fare un processo alle intenzioni. Ma questa volta, sentito il pubblico ministero di turno, Maria Rosaria Micucci, s’è deciso per il fermo. Troppi episodi in serie, troppo allarme sociale. Tanta la rabbia repressa accumulata dai gestori di locali del borgo antico per una faccenda che, strada facendo, ha assunto una connotazione quasi grottesca: già arrestato o, comunque, riconosciuto altre volte, e sempre a spasso. Caricato nella volante di polizia, Salami è stato così condotto in questura e, dopo, in carcere.

Fra riscontri oggettivi...

Per diverse situazioni vi sono riscontri già acquisiti, fra immagini video e riconoscimento delle vittime con denunce depositate. Molti indizi, per esempio, lo ricondurrebbero verso il negozio di abbigliamento “Aba04” di via dei Perroni e i ristoranti “La Torre di Merlino” di via Gianbattista del Tufo  e “Crianza” di via Principe di Savoia.  Presso “Aba04”, il 3 marzo, dopo aver danneggiata la saracinesca d’ingresso, il ladro, sorpreso dalla titolare, si è poi allontanato. Ne "La Torre di Merlino" (26 marzo), la disattivazione delle telecamere ha solo interrotto le ripresa, per cui è stato identificato. 

Il furto tentato nel "Crianze", uno dei più recenti (8 aprile), ha suscitato particolare scalpore perché, immortalato poco prima dell’alba in un video girato con il suo cellulare dall’aiuto cuoco del locale, un ragazzo indiano che abita proprio di fronte, una volta accortosi di essere ripreso, il ladro ha mollato la presa dell’imposta che stava forzando e ha scagliato con violenza un tondino di ferro contro la finestra di casa del testimone. Un atto che ha fatto rabbrividire tutti i titolari di esercizi della movida, sempre più consapevoli di trovarsi di fronte a un soggetto non solo impenitente, ma anche aggressivo.

Salami non risponde solo di furti e tentati furti aggravati. Ha anche l’obbligo di dimora a Carovigno con presentazione quotidiana presso la caserma dei carabinieri per la firma, proprio per via di precedenti casi in cui è stato incriminato. Violazioni che gli costeranno un’ulteriore segnalazione e che potranno condurre a un inasprimento delle misure cautelari.

...e casi per cui è sospettato

L’indagine non può certo dirsi conclusa. I sospetti, da alcune evidenze, si addensano sul giovane nigeriano anche per molte altre effrazioni, riuscite o meno che siano. Giusto per citarne qualcuno: enoteca “Mamma Elvira” di via Umberto I, le trattorie “Le Zie" di via Costadura e San Carlino” di via Giuseppe Libertini, Irish pub “Joyce” di via Matteo da Lecce, pub “Road 66” di via dei Perroni, locanda “Arcu de Pratu”, e il più recente di tutti, al “45”, cocktail bar di via Marco Basseo.

L’aspetto che ha lasciato tutti perplessi in questi mesi è uno, in particolare: Salami è già stato arrestato e poi sempre rilasciato per altre situazioni più o meno analoghe. Tre scippi nel centro storico e un furto di cellulari in un negozio di Lecce; il furto di computer e un altro cellulare in un’agenzia di spedizioni di Squinzano; infine, il furto in flagranza di una borsa dentro un b&b del centro storico del capoluogo.

Per quest’ultimo caso, non si è  nemmeno presentato alla direttissima. E non è tutto. Prima ancora, era stato denunciato a piede libero per il furto nel negozio di abbigliamento "South Salento" e lo sfondamento della vetrata della libreria "Gusto Liberrima" di via Vittorio Emanuele II. Insomma, inarrestabile. O quasi. Nel centro storico, per un po', potranno tirare un sospiro di sollievo. 

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