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Cronaca Via Salvatore Trinchese

Fiamma ossidrica per forzare la serranda, poi svaligiano la gioielleria Blue Point

I ladri hanno agito nel cuore della notte, nel tratto terminale di via Trinchese, a due passi da piazza Sant'Oronzo. Rubati i monili esposti nelle vetrine, ma non si sono attardati e due casseforti sono rimaste inviolate. Sul posto, per le indagini, i carabinieri del Norm di Lecce

LECCE – Nonostante il negozio sia in pieno centro, e nel senso più concreto del termine (praticamente a pochi metri da piazza Sant’Oronzo), nonostante videocamere di sorveglianza sparse ovunque, non si sono fatti intimorire e sono andati avanti fin quando non hanno arraffato tutto quello che potevano. Il furto è ingente, per un danno ancora non quantificato con precisione, e le indagini sono appena state avviate dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Lecce.

Di certo, è stata davvero una notte particolare, nel tratto terminale di via Trinchese, zona angolo con viale XXV Luglio. Un punto pedonale, di passaggio continuo, anche a notte fonda, perché vicino ai locali della “movida”. Eppure, probabilmente nessun testimone oculare è riuscito a vedere i malviventi che, intorno alle 3 del mattino, hanno perforato la serratura della gioielleria “Blue Point”. Un vero e proprio buco, praticato con la fiamma ossidrica, grazie al quale hanno sollevato la serranda, per poi forzare la porta a vetri d’ingresso e introdursi, mettendo mani nelle vetrine e arraffando gioielli di vario genere, come braccialetti, anelli, orecchini. Si tratta, perlopiù, di bigiotteria.

Tutta l’azione è stata molto rapida e i ladri hanno deciso di non calcare la mano. Due casseforti che si trovano nel retro del locale sono rimaste inviolate. O hanno ritenuto di non aver gli attrezzi idonei per manometterle, o, più semplicemente, non ci hanno provato nemmeno, per non attardarsi e rischiare di essere sorpresi da qualche pattuglia di passaggio.

bluepoint 001-3Scappati probabilmente a bordo di qualche automobile posteggiata nelle vicinanze (si presuppone proprio su via XXV Luglio, non lontano dall’edificio che un tempo ospitava il Banco di Napoli) sono poi fuggiti nella notte. La scoperta è avvenuta solo questa mattina, all’apertura dell’attività, da parte di una commessa, che ha chiamato il titolare, che ha avvisato il 112 per segnalare il maxi-furto, che partiranno nell'indagine proprio dalla visione dei vari nastri dell'area per cercare di fare chiarezza su numero preciso di malviventi e mezzo impiegato per la fuga.

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