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Cronaca Via Clemente Rebora

Via Rebora, colpi a raffica negli appartamenti. E nella notte saccheggiato anche un bar

A distanza di sole ventiquattr'ore i ladri sono tornati nella stessa zona del rione Salesiani di Lecce, arrampicandosi sui tubi del gas e raggiungendo un'abitazione al primo piano, dalla quale hanno rubato gioielli in oro. A San Cesario, invece, furto di slot e soldi nel "Barracuda Cafè"

LECCE – Non c’è pace in via Clemente Rebora. Il 29 ottobre, un furto in un’abitazione. I ladri erano andati via con qualche centinaio di euro e alcuni monili, senza lasciare traccia. Esattamente la mattina successiva, un altro colpo, questa volta al primo piano di una palazzina al civico 5.

Malviventi sfrontati, dunque, e pronti a fare capolino nella stessa zona a distanza di sole ventiquattr’ore. Sfidando letteralmente la sorte, perché questa volta sembra che per entrare si siano arrampicati fino a un balcone al primo piano. E per inerpicarsi, devono aver necessariamente sfruttato le tubature del gas. Non c’è altra spiegazione, considerando che il portone dell’appartamento era inviolato.

Via Rebora è una delle tante strade cittadine del vasto rione Salesiani, area residenziale più volte finita nel mirino dei predoni. I quali agiscono spesso nella fascia oraria mattutina, quando i proprietari sono fuori casa per lavoro o spese, facendo leva su piccole ma allo stesso tempo fatali dimenticanze (ad esempio, finestre aperte) o sulla scarsa resistenza di vecchie serrature.

Queste si scardinano a volte con eccesiva semplicità usando un normale cacciavite. In altri casi, s’impiegano schede magnetiche per far scattare i meccanismi, senza lasciare traccia d’effrazione. Nell’episodio in questione, però, i malviventi non hanno dovuto fare ricorso a nessuno stratagemma particolare. Hanno, infatti, notato le imposte di una porta-finestra aperte e la tapparella abbassata. Ed hanno capito che c’era margine per l’azione.

Si può immaginare che fossero almeno in due. Uno al di sotto, a fungere da “palo”, l’altro pronto a salire per compiere la razzia. Sollevando la tapparella, il topo d’appartamento è riuscito in pochi istanti a entrare e girare fra le stanze, rovistando fra i cassetti. Alla fine, ha racimolato alcuni gioielli d’oro, per un valore da quantificare, e s’è dileguato con l’ipotetico complice.

La scoperta è avvenuta intorno alle 11,30. La proprietaria, un’insegnante 55enne, ha chiamato la polizia per un sopralluogo. Sul posto la centrale operativa ha smistato una volante. Gli agenti hanno constatato l’assenza di segni di scasso e quindi ipotizzato che i ladri si fossero arrampicati sui tubi. Per i rilievi, a caccia soprattutto di impronte digitali, sono poi intervenuti gli specialisti della scientifica.

viale libertà (1)-6Si tratta, in realtà, del secondo furto in una singola giornata, all’interno di abitazioni, giacché, sempre ieri, i ladri hanno anche fatto capolino al sesto piano di una palazzina di via Carlo Massa. Considerando che le due vie non sono molto distanti fra loro, si può anche pensare che ad agire siano stati gli stessi individui.

Insomma, nel giro di poche settimane sono state diverse le abitazioni che hanno subito furti a Lecce, con una particolare concentrazione nel quartiere Stadio, il più vasto della città. E tuttavia non mancano neanche i più tradizionali colpi in attività commerciali. Risale proprio alla notte appena trascorsa quello messo a segno nel “Barracuda Cafè” di via Croce di Lecce, civico 14, a San Cesario di Lecce. Non un caso che sia stato preso di mira proprio quel bar, se si considera che la via in cui sorge confluisce sulla strada provinciale 362, garantendo una fuga pressoché immediata.

Ad agire è stata quasi sicuramente una banda specializzata, che è stata in grado di forzare la porta d’ingresso al locale, sottraendo due slot-machine e una macchinetta cambia-soldi, con il contante all’interno (da quantificare). E visto che c’erano, i malviventi hanno anche “prelevato” una trentina di euro dalla cassa. Poi, la fuga nella notte avvolta dalla nebbia, a bordo, si presume, di un furgoncino o di un’auto capiente. I titolari si sono accorti del furto questa mattina, alla riapertura. Sul posto, per le indagini sono intervenuti i carabinieri della stazione locale e del Norm di Lecce.

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