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Giovedì, 1 Giugno 2023
Cronaca Centro / Via Corte dei Guarini

Gatto massacrato, l’Enpa sporge denuncia: “Un crimine orribile”

La sede nazionale ha già mosso il proprio legale sul caso di Pierluigi, ucciso a Lecce da un 40enne, poi sottoposto a tso. "La crudeltà sugli animali è indice di pericolosità sociale"

LECCE – Tutto s’è svolto sotto il freddo occhio di una telecamera privata. Non sempre in un video si può assistere, con una definizione così alta, all’intera sequenza di atto di brutalità, che sia verso umani o animali. Di solito, anche nei resoconti di stampa, si lascia ampio spazio all’immaginazione, senza scendere troppo nel dettaglio, per salvaguardare le menti più sensibili. Ma quel video, che ha iniziato a circolare via social e smartphone e che in breve ha valicato i confini del Salento per raggiungere ogni angolo d’Italia, ha smosso l’opinione pubblica forse più di altre volte sul tema della violenza verso gli animali indifesi.

Sottoposto a tso

Un film dell’orrore tragicamente reale in cui, per abbia anche solo un briciolo di coscienza, prevale il senso d’impotenza. Si vorrebbe essere lì, per intervenire, bloccare quell’uomo che agisce senza freni, quasi fosse posseduto da un demone, ma si è consapevoli che ormai tutto è già stato consumato, quel povero gatto, colpevole solo di essere venuto al mondo in un momento imprecisato, in qualche angolo del centro storico di Lecce, è ormai morto.     

Pierluigi era il nome di quel gatto. Così l’avevano ribattezzato i residenti della zona, a cui non dava certo fastidio. Anzi. La polizia locale, nel giro di 24 ore, è riuscita a individuare l’autore della brutale sequenza di morte, calci inflitti a ripetizione con forza bruta, in un 40enne di origine slovena, senza fissa dimora. Proprio quel video, estrapolato da una telecamera di via Corte dei Guarini, a due passi da piazza Duomo, ha permesso di identificare l’uomo. Poi, in accordo con il magistrato di turno, hanno spiegato dalla polizia locale, considerate le condizioni di evidente instabilità del soggetto, è stata richiesta la valutazione di un eventuale trattamento sanitario obbligatorio. E, in effetti, il 40enne è stato successivamente sottoposto a tso, oltre a essere stato indagato per maltrattamento di animali.

L'Enpa presenta denuncia

Ma la storia non finisce certo qui. Oggi, infatti, sul caso, scende in campo anche l’Enpa, l’Ente nazionale protezione animali. Dalla sede romana annunciano la presentazione di denuncia, già depositata, e la volontà di costituirsi parte civile, dovesse aprirsi un processo. “Siamo sconvolti – afferma Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa - dalla violenza e dalla crudeltà riversata su questo gattino indifeso. Quest’uomo deve pagare per questo crimine orribile. Il nostro ufficio legale, tramite l’avvocato Enpa Claudia Ricci, ha già presentato denuncia. Qualunque sia la spinta a compiere un tale scempio ci aspettiamo una punizione esemplare”. 

“Da tanti anni – aggiunge Carla Rocchi - ormai Enpa insieme a Link Italia, sottolinea l’importanza di interpretare la crudeltà sugli animali come indicatore di pericolosità sociale. Si potrebbero salvare tante vite punendo con severità chi maltratta o uccide gli animali. Quella catturata dalle telecamere – sottolinea - è una scena disumana: l’uomo prima ha stanato l’animale da sotto una macchina e poi ha iniziato a rincorrerlo massacrandolo di calci fino ad ucciderlo. Ringraziamo la polizia locale per il lavoro di indagini svolto in tempi rapidissimi che ha permesso l’individuazione del responsabile, che ha poi confessato”.

In effetti, anche come da alcune testimonianze rese all’arrivo delle volanti della Questura domenica pomeriggio (le indagini sono poi state successivamente delegate alla polizia locale, Ndr), il 40enne, che stava giocando da solo con un pallone, a un certo punto si sarebbe proprio chinato per cercare di stanare il gatto da sotto un’autovettura. Il che lascerebbe intendere una volontà precisa di insidiarlo.  

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