rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

“Il Giaguaro” non è più pericoloso: gli resta un anno di libertà vigilata

Il tribunale di sorveglianza ha respinto la richiesta di applicazione triennale della misura. Corrado Cucurachi, oggi 58enne, ritenuto nome di spicco del clan Tornese della Scu, fu catturato nel 2004 mentre era latitante

LECCE – “Il Giaguaro”. Il soprannome che lo accompagna da sempre non lascia dubbi di sorta su quanto un tempo fosse temuto. “Il Giaguaro”, oggi 58enne, è Corrado Cucurachi, un nome legato a doppio filo a quel clan Tornese della Scu la cui egemonia sul territorio salentino, con epicentro a Monteroni di Lecce, è ben nota a più generazioni di leccesi, un sodalizio che ha rappresentato uno degli avversari principali contro cui abbia combattuto, per anni, l’ex procuratore Cataldo Motta, nel periodo in cui resse le redini della Dda.

A Cucurachi, difeso dall’avvocato Stefano Prontera, già sul finire del 2017 il tribunale di sorveglianza di Roma aveva revocato il 41 bis. Aveva quindi potuto lasciare il regime di carcere duro dopo ben tredici anni. E ora arriva un’altra decisione, questa volta del magistrato di sorveglianza di Lecce, il quale, ritenendo fortemente scemata la sua pericolosità sociale, ha rigettato l’applicazione della misura di sicurezza della libertà vigilata per tre anni e l’assegnazione alla casa di lavoro.

Cucurachi, ora, dovrà sottoporsi alla libertà vigilata e alle prescrizioni del tribunale di sorveglianza salentino per un anno. Dopodiché, potrà dire definitivamente chiusi i propri conti con la giustizia.

Nel 2004 fece clamore la notizia del suo arresto, dopo una lunga latitanza. Riuscito a sottrarsi alla cattura nel luglio del 2003, fu fermato dai carabinieri del Ros il 21 febbraio dell’anno seguente nell’aeroporto di Bari Palese, dopo lunghe indagini condotte con i mezzi più sofisticati dell’epoca. Con sé aveva documenti falsi e fu identificato in modo compiuto solo una volta condotto in caserma, visto che nel frattempo era riuscito anche a modificare il suo aspetto al punto da non essere subito, facilmente riconoscibile. Poi, una volta avuta la certezza che fosse proprio lui, “il Giaguaro” ebbe persino modo di fare i complimenti agli investigatori.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Il Giaguaro” non è più pericoloso: gli resta un anno di libertà vigilata

LeccePrima è in caricamento