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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Condomini Iacp senz'acqua, Sunia: "Basta colpire anche le famiglie in regola"

Domani l'incontro tra Aqp e Iacp Lecce al fine di scongiurare la tensione tra gli inquilini affittuari della case popolari. Sdoppiamento dei contatori e trasformazione di Acquedotto pugliese da Spa in ente pubblico è la proposta del sindacato

LECCE – Apparentemente è uno scontro tra sigle, da una parte Aqp, l’Acquedotto pugliese, dall’altra Iacp, L’Istituo autonomo case popolari, ma nel mezzo ci sono gli utenti, le famiglie che si vedono tagliare l’erogazione dell’acqua. Compresi i residenti in regola con i pagamenti. Allora, cosa succede? “Ancora una volta siamo costretti a rappresentare le legittime proteste dei nostri associati che, pur pagando con enormi sacrifici la quota mensile per i servizi accessori, subiscono ingiustamente e illegittimamente un provvedimento discriminatorio da parte di Aqp con la sospensione dell’erogazione idrica”.

Lo scrive in una nota Mario Vantaggiato, segretario regionale del Sunia Puglia, il Sindacato unitario inquilini ed assegnatari, che chiede lo “sdoppiamento dei contatori e trasformazione di AQP da S.p.a. in ente pubblico rappresentano secondo il Sunia le due priorità da attuare subito onde evitare il ripetersi della chiusura dei rubinetti con tutte le gravi e ingiuste ripercussioni sulle persone”.

Tutto nasce, ma non è la prima volta che accade, in seguito al provvedimento adottato dall’Acquedotto di interruzione della fornitura d’acqua in numerose palazzine Iacp di Lecce e provincia, dove comunque vi abitano interi nuclei familiari, compresi bambini, persone anziane e portatori di handicap.

“Apprezziamo l’impegno assunto dall’assessore regionale Barbanente di convocare con tempi rapidi, domani 24 settembre, gli attori principali di questa triste vicenda Aqp e Iacp Lecce – prosegue Vantaggiato -  al fine di scongiurare la tensione tra gli inquilini affittuari della case popolari. Ma non riusciamo tuttavia a comprendere quali siano, ancora oggi, le cause ostative che impediscono allo Iacp di effettuare il regolare rimborso alle autogestioni delle quote mancanti degli inquilini morosi al fine di consentire agli stessi di poter assolvere al pagamento delle bollette idriche nei confronti di AQP, atteso che la L.R. 54/84 richiama l’Ente gestore a versare alle autogestioni le quote insolute per poi procedere nei confronti degli assegnatari morosi al recupero delle somme versate”.

“Nonostante i numerosi incontri già consumati in sede comunale alla presenza del Sindaco di Lecce e Assessori Regionali con la sottoscrizione di intese tra le parti al fine di evitare l’ennesimo intervento coatto di AQP – conclude il segretario - ancora una volta come Sunia siamo costretti a rappresentare le legittime proteste dei nostri associati che, pur pagando con enormi sacrifici la quota mensile per i servizi accessori, subiscono ingiustamente e illegittimamente un provvedimento discriminatorio da parte di AQP con la sospensione dell’erogazione idrica”.

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