rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Il Salento brucia anche di notte, oltre duecento ulivi inceneriti

Turni massacranti per i vigili del fuoco con interventi ovunque: Lequile, Melendugno, Zollino, Taurisano, Torre San Giovanni. Un fenomeno che finora non è stato affrontato a dovere

LECCE – Circa duecento alberi di ulivo arsi in una sola notte. E poi, ettari di macchia e vegetazione incolta, per corse senza fine delle autobotti a sirene spiegate, solcando provinciali, comunali, stradine di campagna, fino a superare di gran lunga la soglia dell’alba e arrivare a mattino fatto a combattere ancora contro le fiamme. Questa volta bruciano i campi attorno a Torre San Giovanni, bisogna scongiurare che le lingue di fuoco raggiungano e divorino la pineta.

Quella dei vigili del fuoco del comando provinciale di Lecce e di tutti i distaccamenti disseminati sul territorio è una lotta senza quartiere contro il fenomeno degli incendi estivi che non si arresta nemmeno durante le ore piccole. Con telefonate di automobilisti che vedono i bagliori del fuoco nel buio, o di residenti nelle zone rurali preoccupati che possano arrivare al cospetto dei loro giardino. E con fiamme che mangiano erba secca e che stanno provocando anche una moria di alberi di ulivo.

Un problema, questo, di cui si parla ancora troppo poco, nonostante l’entità di un fenomeno che risulta, invece, molto preoccupante e che sta mettendo a dura prova i nervi degli operatori. Le cifre di sole 12 ore di lavoro, quelle che vanno nella fascia dalle 20 di sera alle 8 del mattino successivo, cioè di un turno pieno dei vigili del fuoco, parlano da sole.

Lequile, altezza via Solano Li Belli, area agricola che si spinge per centinaia di metri fuori paese: più di un centinaio di alberi di ulivo avvolti dalle fiamme. Taurisano, lungo la provinciale per Miggiano, un’altra cinquantina di patriarchi della terra colpiti. Ancora, Zollino località “Granzari” (nota per la presenza di un antico dolmen), altri trenta. Poi, Melendugno in direzione di Calimera, non lontano dalla Masseria del Capitano, ancora una decina di alberi. E all’alba, un altro vasto incendio, nei pressi di Torre San Giovanni, marina di Ugento, dove i vigili del fuoco sono riusciti a evitare che fosse intaccata la pineta.

Purtroppo, fra piromani e il diffuso malcostume di usare linee tagliafuoco e di non ripulire i campi, di cui si è già scritto in abbondanza accogliendo su queste pagine anche lo sfogo di un operatore, l’estate si preannuncia lunga fin troppo rovente fin da ora. E la stagione non è nemmeno ufficialmente iniziata.  

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il Salento brucia anche di notte, oltre duecento ulivi inceneriti

LeccePrima è in caricamento