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Cronaca Via Bari

Passamontagna e pistola, intercettati lungo via Bari: inseguiti, cadono e fuggono a piedi

Due individui a bordo di uno scooter rubato inseguiti dai carabinieri del Norm, in moto. Forse volevano mettere a segno una rapina. Caduti, sono scappati a piedi. Ricercati insieme alla polizia fra via Agrigento e dintorni. Recuperati arma giocattolo, passamontagna e caschi

LECCE – In fuga spericolata, le moto dei carabinieri alle spalle, le volanti di polizia che arrivavano nel frattempo a fornire supporto. Si sono trovati quasi stretti in un imbuto, con lo strillo delle sirene rimbombante nelle orecchie, sotto i caschi, e il cuore a pulsare sangue a mille. E con mezzo quartiere, Stadio, in subbuglio. 

Eppure non hanno mai desistito. Hanno retto finché hanno potuto. Poi, la brusca caduta. Alla fine è stata proprio quella ad averli forse salvati dalle manette, anche se potrà sembrare paradossale. E questo perché, battendosela a gambe, sono riusciti a far perdere le tracce fra le ampie macchie alberate della periferia della città, immerse a quell’ora, le 21 circa di sera, già da un buio impenetrabile.

La caccia all’uomo è durata ancora per alcune ore. Sono stati effettuati anche controlli in abitazioni di persone sottoposte agli arresti domiciliari, nella zona 167, ma a quanto pare senza esiti.

I carabinieri, però, hanno in mano elementi più che sufficienti per sperare d’incastrare i due giovani che ieri sera hanno dato “spettacolo” a bordo di uno scooter rubato, aggirandosi su e giù tra viale Aldo Moro e via Bari, impugnando una pistola (poi rivelatasi un modello simile a un’originale) che, nella successiva brusca caduta, s’è anche spaccata.

Nelle loro mani c’è tutto ciò che è stato possibile recuperare: l’arma giocattolo, appunto, ma anche due passamontagna e altrettanti caschi. Oggetti prossimi ad analisi della scientifica, per rilevare eventuali impronte e per raffronti con i fotogrammi di sistemi di videosorveglianza già custoditi nei loro archivi in cui siano impresse azioni criminali.

Non è ovviamente chiaro cosa intendessero fare quei due individui. Qualsiasi fossero le loro intenzioni, tali sono rimaste. Non hanno avuto il tempo di agire per la rapidità d’azione dei militari del Nucleo operativo e radiomobile di Lecce, reparto diretto dal tenente Alessio Perlorca. In pochi istanti, gli sono letteralmene saltati addosso.

Il sospetto, però, è che si apprestassero a mettere a segno una rapina. Anche se è difficile capire, a quell’ora, quale potesse essere l’obiettivo. Qualche pizzeria, magari, una tabaccheria in procinto di chiudere, o – perché no? –, persino qualche passante. Si tende per logica ad escludere azioni d’altra natura, considerato che con quell’arma non avrebbero potuto far male a una mosca.

A tradirli è stato proprio l’atteggiamento. Il loro passaggio continuo nella stessa zona ha insospettito fortemente un cittadino. Osservando meglio, ha notato i passamontagna sotto i caschi e il fatto che il passeggero impugnasse una pistola, e così ha subito chiamato il 112.

Due militari del Norm in moto si sono diretti il più presto possibile sul luogo ed hanno intimato l'alt. I malintenzionati, però, non si sono arresi e n’è scaturito un inseguimento che s’è protratto per centinaia di metri, in direzione della rotatoria di via del Mare, per oltrepassarla e proseguire avanti.

Presentazione-5Nel frattempo, la centrale operativa dei carabinieri ha anche avvisato i colleghi della polizia per un supporto e le volanti in zona più vicine si sono subito fiondate a loro volta verso la periferia. Una volante è stata notata da più passanti sfrecciare lungo viale della Libertà e proseguire verso piazza Palio. Il tentativo, evidentemente, quello di cingere d'assedio i fuggitivi da più punti.

La fuga dello scooter a un certo punto s’è però interrotta. Caduti, senza evidentemente gravi danni, all’incirca fra le vie Agrigento e Alessandria, hanno mollato pistola, caschi e passamontagna - tutto ciò che potesse essere d’ingombro e il cui possesso difficile da giustificare, qualora fossero stati rintracciati in seguito - e si sono dileguati a piedi.

Carabinieri e polizia hanno cercato in lungo e in largo, setacciando tutta l’area in cui era possibile che si fossero nascosti. Un dedalo di stradine, stradoni e piazzali difficile anche da passare al setaccio. Gli accertamenti sullo scooter, nel frattempo, hanno permesso di appurare come fosse stato rubato. Il mezzo a due ruote è stato restituito al proprietario, tutto sommato ancora integro, a parte qualche graffio dovuto allo scivolone.      

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