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Cronaca

Lecce-Lazio: sette deferimenti per illecito sportivo. Rischio penalizzazione per i club

Il procuratore federale Stefano Palazzi, per la gara del maggio del 2001, ha deferito Massimiliano Benassi, Stefano Ferrario e Antonio Rosati oltre a Stefano Mauri, Alessandro Zamperini, Carlo Gervasoni e Mario Cassano. Contestata alle società la responsabilità oggettiva

LECCE – C’è anche il Lecce tra i club deferiti dal procuratore federale Stefano Palazzi per responsabilità oggettiva come ripercussione, sul piano della giustizia sportiva, del filone di indagine sul calcioscommesse denominato a suo tempo New last bet” dagli inquirenti di Cremona, dove l’inchiesta ha preso il via due anni addietro. Dal punto di vista pratico significa il rischio di una penalizzazione da scontare nel prossimo torneo di Prima divisione.

In merito alla gara Lecce – Lazio del 22 maggio 2011, ultima del campionato di serie A di quella stagione, sono stati infatti rinviati a giudizio per illecito sportivo Massimiliano Benassi, Antonio Rosati e Stefano Ferrario. Insieme a loro ci sono Stefano Mauri, Alessandro Zamperini, Carlo Gervasoni e Mario Cassano, tutti già soggetti a provvedimento di custodia cautelare in carcere al momento della deflagrazione dello scandalo. Ma c’è anche un’altra partita, da mesi sotto la lente di ingrandimento, che approderà in aula: è quella tra Lazio e Genoa, del 14 maggio del 2011, per la quale, oltre ai quattro appena citati, è stato deferito Omar Milanetto. A Mauri e Zamperini la Procura contesta anche la violazione dell’articolo 1 comma 1 del Codice di giustizia sportiva – violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità – e dell’articolo 6, comma 1 – divieto di effettuare scommesse -.

La convinzione degli inquirenti che operano nell’ambito penale e che Palazzi ha fatto propria è che fosse in piedi un’articolata organizzazione composta da affaristi, faccendieri e calciatori in grado di manipolare, attraverso una serie di agganci con alcuni giocatori impegnati sul campo, le gare del campionato di calcio. Si sospetta che la sede direttiva fosse addirittura a Singapore.

Lecce - Lazio, dunque, è tra le partite incriminate: i giallorossi, ottenuta la permanenza in serie A la domenica precedente a Bari (poi compromessa per la tentata combine di cui si è convinta la giustizia sportiva), non avevano nessuna ansia da risultato mentre gli uomini di Reja vennero a Lecce alla disperata ricerca di una vittoria che, in combinazione con altri risultati che poi non maturarono, sarebbe potuta valere la qualificazione in Champions League: al Via del Mare finì 2 a 4 (2 a 2 il primo tempo). Ferrario non disputò nemmeno un minuto, Benassi fu espluso nell'azione che portò al terzo goal della Lazio, lasciando il posto a Rosati

Gli inquirenti sono convinti di avere in mano qualcosa di più concreto di un indizio: nel fascicolo della Procura di Cremona è attestata la presenza di Zamperini a Lecce il 21 maggio, cioè alla vigilia del match. I tabulati telefonici, inoltre, dimostrerebbero anche una telefonata tra lo stesso e Ferrario e poi, nell’ora precedente al fischio d’inizio, lo scambio di tre messaggi. Con Mauri il dialogo indiretto si sarebbe invece prolungato per dieci sms. Nel capoluogo salentino, in quei giorni, sono passati secondo i magistrati anche Hiristijan Ilievski, Gabor Borgulya e Lazlo Schultz, del gruppo dei magiari che avrebbe rimpiazzato quello degli slavi – già compromesso da inchieste precedenti – nell’operazione di abbordaggio e reclutamento dei calciatori: gli ultimi due potrebbero essere venuti nel Salento con una dote di 600mila euro in cambio di un accordo per un risultato con almeno quattro goal in totale, secondo l’opzione dell’over 3,5.

Nei mesi scorsi sia Benassi che Ferrario, ad oggi ancora tesserati per il sodalizio leccese, hanno avuto già modo di chiarire la propria posizione nelle vicenda nel corso degli interrogatori condotti dai collaboratori del procuratore federale. Ma, secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa, gli atti relativi a Lecce – Lazio sarebbero secretati perché scaturenti da dichiarazioni rese da una supertestimone. Risulta quindi molto meno chiaro il quadro dei reati contestati rispetto a quello di Genoa-Lazio. I tempi del procedimento sportivo dovrebbero comunque essere celeri e già per la fine di agosto si conta di chiudere anche il secondo grado di giudizio. 

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