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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Caso ritenute Lupiae, Pagliaro: “Somme già inserite nel piano concordatario”

Sulla contestazione mossa dalla Procura, che contesta l'omesso versamento nei termini, l'amministratore spiega che tali somme non dovevano essere versate alla Agenzia delle entrate alla scadenza del 31 ottobre 2019

LECCE - Sul caso della Lupiae Servizi, per il quale è stato emesso un avviso di conclusione delle indagini preliminari a carico di Alfredo Pagliaro, amministratore della società partecipata dal Comune di Lecce (la contestazione riguarda il mancato versamento nei termini delle ritenute per il 2018, vale a dire entro il 31 ottobre 2019, per 780mila euro circa), riceviamo e pubblichiamo integralmente la risposta dell'interessato.

"Apprendo dagli organi di stampa dell'esistenza di indagini penali a carico della Lupiae Servizi in nome e per conto della quale ne rispondo a titolo personale quale Rappresentante Legale a far data dal 06 Agosto 2019.

Poiché di tali indagini, ad oggi, non ho ricevuto alcuna comunicazione da parte della Procura della Repubblica di Lecce, rilevo la gravità della diffusione della notizia a mezzo stampa che integra una lesione della reputazione fondata su una evidente violazione del segreto istruttorio.

Tengo comunque a precisare, per una corretta contestualizzazione dei fatti, che i presunti addebiti rivolti alla mia persona sono riferiti all'omesso versamento di ritenute fiscali dell'anno di imposta 2018 ma che tali somme non dovevano essere versate alla Agenzia Entrate alla scadenza del 31 Ottobre 2019 in quanto già inserite nella transazione fiscale all'interno del piano concordatario omologato. In ogni caso gli atti e i fatti di cui sopra sono ben noti alla Procura della Repubblica di Lecce che ha accesso alla procedura concordataria.

Ad oggi la società ha ottemperato a tutti gli impegni finanziari assunti in sede di concordato preventivo".

***

In qualità di direttore responsabile di LeccePrima.it, non posso esimermi da una controreplica nel punto in cui l’interessato scrive: “Rilevo la gravità della diffusione della notizia a mezzo stampa che integra una lesione della reputazione fondata su una evidente violazione del segreto istruttorio”

Non esiste alcuna violazione del segreto istruttorio, trattandosi di una chiusura delle indagini preliminari, ragion per cui l’atto è, per definizione, desecretato. Fin da ieri, e possiamo dimostrarlo, abbiamo contattato tutti gli interessati diretti e indiretti (ivi compreso, quindi, il Comune di Lecce) nella speranza di una replica immediata e nella piena consapevolezza che la notizia fosse fondata. Al 100 per cento. 

Questo per un eccesso di scrupolo, dopo un’attenta analisi della materia, per cui abbiamo trovato noi stessi, per primi, singolare l’inchiesta e volendo così provare a colmare alcuni buchi. Tutto ciò pur potendo, di fatto, già pubblicare la notizia senza realmente porre alcuna domanda. Non v’era davvero alcun obbligo. Emilio Faivre

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