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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Lecce, Maglie e Tricase: nuovi comandanti per le compagnie dei carabinieri

Dopo anni, salutano il Salento il maggiore Giuseppe Colizzi, il tenente colonnello Andrea Azzolini ed il maggiore Andrea Bettini: alcune fra le loro operazioni sono già nella storia locale recente. Al loro posto il capitano Pasquale Carnevale, il tenente Luigi Scalingi e tenente Simone Clemente

LECCE – Tre nuovi comandanti per le compagnie dei carabinieri di Lecce, Maglie e Tricase. Gli ufficiali si sono insediati in questi giorni al posto, rispettivamente, del maggiore Giuseppe Colizzi, del tenente colonnello Andrea Azzolini e del maggiore Andrea Bettini, destinati ad altri incarichi in diverse località italiane.

I NUOVI COMANDANTI DELLE COMPAGNIE  

A comandare i carabinieri del capoluogo è ora il capitano Pasquale Carnevale, 35enne di origini lucane. Proviene dai corsi regolari dell’Accademia di Modena, dove ha frequentato il 181° corso. La sua esperienza lo aveva già visto frequentatore della Scuola militare “Nunziatella” di Napoli, presso la quale ha conseguito la maturità classica. Prima di approdare a Modena, aveva prestato servizio in qualità di ufficiale di complemento presso il XII Battaglione “Sicilia” di Palermo.

Dopo la laurea in giurisprudenza conseguita alla Scuola ufficiali ha iniziato la sua carriera operativa tornando al comando di una compagnia del Battaglione “Sicilia” e successivamente al Norm della Compagnia di Patti (Messina). Subito dopo un biennio al comando della compagnia dei carabinieri di Cantù (Como) e quindi nell’ultimo quadriennio presso la Scuola allievi carabinieri di Roma in qualità di comandante di compagnia allievi e insegnante.

A Maglie, invece, da qualche giorno al comando si trova il tenente Luigi Scalingi, 28enne, originario di Fondi (Latina). Anch’egli proviene dai corsi regolari dell’Accademia militare di Modena, dove ha frequentato il 187° corso e poi la Scuola ufficiali di Roma, dove al termine dell’Iter ha conseguito la laurea magistrale in giurisprudenza. In precedenza ha retto per circa tre anni il comando del Norm della compagnia carabinieri di Cesenatico, dalla quale proviene.

A Tricase, infine, nella compagnia che ha competenza sul territorio di Leuca, al comando c’è il 29enne napoletano tenente Simone Clemente. Tra i suoi precedenti militari vanno evidenziate la frequenza della scuola militare “Nunziatella” di Napoli, presso la quale ha conseguito la maturità scientifica. Successivamente ha prestato servizio per un anno quale ufficiale in ferma prefissata presso il X Battaglione “Campania” di Napoli, prima di approdare all’Accademia militare in qualità di frequentatore del 187° corso e poi della Scuola ufficiali carabinieri presso la quale ha conseguito la laurea in giurisprudenza. Subito dopo il comando del Norm di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, e ora lo spostamento di qualche centinaio di chilometri, sempre nel Salento, a capo della compagnia.

DROGA, USURA, ESTORSIONI, AMBIENTE: LE OPERAZIONI DEI VECCHI COMANDANTI 

Salutano il Salento, dunque, altri tre ufficiali che hanno comandato in questi anni alcune fra le principali compagnie territoriali.

DSC05318-2Il maggiore Giuseppe Colizzi, arrivato sul finire del 2010 dal Ros di Milano, è stato a Lecce tre anni, ed ora è stato destinato a Genova, dov’è rientrato nel Raggruppamento operativo speciale, che si occupa di criminalità organizzata e terrorismo. Il suo impegno è stato profuso su più fronti e si ricordano, fra le varie operazioni, soprattutto quelle legate al contrasto di fenomeni quali rapine (diversi i malviventi sorpresi anche nel vivo dell’azione, per la tempestività degli interventi, o dopo minuziose indagini, come nel caso dell’assalto ad una gioielleria di Calimera), ma anche più complessi, come usura ed estorsioni.

Oltre ad un caso particolare, con inseguimento e sparatoria, in cui rimasero feriti un ufficiale, investito, e un giovane colpito da un proiettile di rimbalzo durante un’operazione per bloccare presunti estorsori in erba, spicca l’inchiesta che ha condotto all’arresto del noto imprenditore edile Domenico Giancane di Monteroni, accusato di applicare tassi usurari e sul quale l’inchiesta è stata particolarmente delicata per il clima di reticenza attorno al caso. Solo dopo l’arresto, altre presunte vittime si sono fatte avanti per denunciare i fatti, rimpolpando il fascicolo a carico dell’imprenditore.    

Non basterebbe invece un libro per raccontare gli otto anni (un vero record) trascorsi a Maglie da un altro ufficiale, Andrea Azzolini, di recente promosso tenente colonnello e destinato a capo del Reparto operativo del comando provinciale dei carabinieri di Agrigento. Le sue operazioni a contrasto di pericolose organizzazioni dedite alla criminalità organizzata, specie (ma non solo) nel campo del traffico di stupefacenti, di cui il Salento è da sempre crocevia, affondano le radici nel tempo e menzionarle tutte sarebbe impossibile.

E’ sufficiente qui ricordare le indagini più recenti, ancora fresche nella memoria collettiva, alcune delle quali lasceranno il segno negli anni futuri per le importanti implicazioni. Ad esempio, l’operazione “The Town”, contro una presunta associazione per delinquere dedita alle rapine, o “Sacro Cuore”, che ha sgominato un’affiliazione che avrebbe ceduto droga anche agli ambienti della Maglie bene.

Maggiore Azzolini-2Spicca anche l’arresto delle persone accusate di aver assassinato a Martano il pregiudicato Massimo Bianco, un episodio particolarmente inquietante per le modalità in cui il fatto è maturato, e, dulcis in fundo, la maxi-inchiesta condotta insieme alla guardia di finanza che ha provocato un terremoto istituzionale, con le manette strette anche ai polsi di noti imprenditori ed ex amministratori della cosa pubblica, per una vicenda di rifiuti e fotovoltaico che interessa Soleto e, in generale, il cuore della Grecìa Salentina.        

Al tenente colonnello Azzolini il territorio ha tributato diverse onorificenze, a dimostrazione del forte legame saldatosi con la popolazione. Ha avuto, fra le altre cose, la civica benemerenza dai Comuni di Minervino di Lecce, Melpignano e Corigliano d’Otranto, oltre che dall’Unione dei Comuni della costa orientale (Santa Cesarea Terme, Ortelle, Minervino di Lecce e Castro). Per lui sono stati convocati i Consigli comunali straordinari monotematici, per il saluto e il ringraziamento per quanto fatto negli otto anni di comando della compagnia di Maglie (con il grado di maggiore), a Scorrano, Castrignano de’ Greci, Martano, Zollino, Sternatia, Bagnolo del Salento, Nociglia. Ha ricevuto il saluto dei sindaci e di alcuni amministratori a Muro Leccese, Cursi, Giuggianello, San Cassiano.

Dopo cinque anni, infine, lascia il Salento, anch’egli con un ricordo indelebile, il maggiore Andrea Bettini, promosso di grado di recente. Da capitano ha guidato la compagnia di Tricase, sostituendo il maggiore Nicola Candido (attuale comandante del Noe), nel controllo di un vasto territorio, con problematiche di vario tipo.

Il capitano Anrea Bettini-3Innumerevoli i casi risolti dagli uomini sotto il comando del maggiore Bettini. Vanno ricordate, senz’altro, le condanne inflitte ad una banda di ladri che ha fatto scorrerie in tutto il basso Salento, arrivate dopo l’inchiesta “Tabula rasa”, ma soprattutto i quasi due secoli di carcere comminati dopo l'operazione “Valle della Cupa”, che ha portato i militari del Capo di Leuca ad indagare su di un traffico di droga che ha raggiunto dimensioni particolarmente vaste, fino a toccare le soglie del capoluogo. Un’organizzazione che annoverava anche persone ritenute vicine al famigerato clan Tornese della Scu.

Senza dimenticare altri episodi, come gli arresti per un tentativo di estorsione a sindaco e assessori del Comune di Acquarica del Capo per un appalto da 2 milioni di euro. Ora il maggiore Bettini è stato destinato, con compiti di comando, presso il XIII Reggimento Friuli Venezia Giulia di Gorizia.         

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