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Cronaca

Vento e pioggia, alberi e piloni crollati in strada e sulle case

Frenetico lavoro per vigili del fuoco, protezione civile e forze dell'ordine, per i danni provocati dal maltempo. Pali di luce e telefono e tronchi su abitazioni e vie a Lecce, Veglie, Gallipoli, Copertino. Vento fino a 40 nodi

 

 

LECCE – Con la Befana, sul Salento, s’è abbattuta un’ondata di maltempo che ha provocato danni a strutture e disagi notevoli alla circolazione stradale. Fortunatamente non si sarebbero registrati feriti, nonostante siano state davvero tante le situazioni di pericolo. Pioggia e vento, con raffiche fino a 40 nodi, hanno spazzato via gli alberi dal tronco più debole, divellendo molti pali della luce e sospingendo in mezzo alle strade i cassonetti dei rifiuti di plastica, come avvenuto sulla circonvallazione di Lecce, all’altezza dell’ufficio postale di viale Leopardi. La temperatura, contestualmente, è crollata.  

Il capoluogo si segnala tra i centri più colpiti, insieme come Surbo, Salice Salentino, Campi Salentina, Copertino, Veglie, Gallipoli, Squinzano, solo per citare alcuni fra i principali comuni. Vigili del fuoco, corpi di polizia municipale e sezioni di protezione civile sono stati chiamati a un vero e proprio tour de force.  

Alcuni alberi si sono abbattuti su alcune abitazioni private. E’ successo sulla Copertino-Sant’Isidoro, su una casa rurale, come a Lecce, in via Biasco. Altri tronchi si sono accasciati in mezzo alle strade cittadine, come accaduto nel pieno centro di Veglie, ma anche in via Bormida, nel rione Salesiani di Lecce, nei pressi di piazzetta Bottazzi, dove sorge il vecchio ospedale “Vito Fazzi” e in tante altre zone.

A Salice Salentino, in strada, sono crollati due piloni delle linee telefoniche. Per gli operatori di pronto intervento, chiamati a drenare in qualche modo l’emergenza, telefonate continue, con corse anche lungo le vie litoranee, come la Casalabate-Torre Rinalda, fra le marine di Lecce e Trepuzzi. All’ingresso di Squinzano per le auto provenienti da Trepuzzi, nei pressi della rotatoria, sono venuti giù diversi cartelloni pubblicitari.

Particolarmente grave, poi, quanto successo a Gallipoli, dove è letteralmente stata sradicata dal vento una delle immense torri-faro dell’area portuale, per l’esattezza quella che sorge nei pressi dell’ufficio leva della capitaneria di porto. Il palo è crollato sulle antiche mura, all’altezza di lungomare Cristoforo Colombo. La parte alta, sul livello sovrastante, ha ostruito il passaggio dei veicoli in ingresso nel centro storico. Sul posto, pompieri, municipale e protezione civile. Miracolosamente, non s’è trovato a passare nessuno, in quel momento, o si sarebbe rischiata la tragedia.

Contestualmente alla caduta della torre faro del porto poco dopo mezoggiorno, il forte vento ha sradicato anche la tettoia del ristorante l’Ostricaro sulla litoranea nord per Rivabella che è finita in strada danneggiando due auto in sosta. Un albero caduto nei pressi della stazione ferroviaria all’altezza di viale Bovio, un palo della pubblica illuminazione su via Alfieri, e nel tardo pomeriggio un albero caduto su via Rosa dei Venti nella Baia Verde all’interno di un b&b che ha tranciato un cavo dell’alta tensione, le altre situazioni che hanno richiesto l’intervento di vigili del fuoco, protezione civile, municipale e tecnici dell’Enel.    

A Nardò è invece franata una porzione di muro che delimita la scuola Giovanni XXIII di piazza Umberto. I calcinacci sono franati addosso ad alcuni veicoli. A Leverano, la strada provinciale 115 che volge verso Nardò, bloccata per diverse ore del primo pomeriggio per la caduta di alberi di pino. Sono intervenuti per lo sgombero la protezione civile, la municipale e la polizia stradale per la circolazione del traffico. Sempre a Leverano, in via Sant'Angelo, sono volati via dal tetto di un'abitazione i pannelli solari.

Il maltempo si abbatte sul Salento, danni ovunque

A Lecce, l'organizzazione di Magicò, proprio in seguito alle avverse condizioni metereologiche, ha ritenuto opportuno evitare l'apertura pomeridiana odierna della manifestazione, a tutela dei bimbi e delle famiglie, presso la tensostruttura di piazza Palio. A Otranto, un gazebo da terrazzo è caduto in strada da una palazzina, in via Faccolli, mentre in via Antonio Primaldo stessa sorte ha fatto una lastra di plexiglass. In entrambi i casi sono intervenuti gli agenti della municipale.

Intanto, insorge Assobalneari che accusa la politica regionale di immobilismo "per la mareggiata che ancora una volta trova il territorio costiero totalmente indifeso". Il presidente, Mauro Della Valle, spiega: "Alcuni imprenditori balneari che volevano tutelarsi con  opere emergenziali di protezione, attraverso la creazione di cumuli di dune artificiali con sabbia prelevata dalla stessa spiaggia in concessione, sono stati scoraggiati per la notevole burocrazia dettata dall'ordinanza balneare regionale".

"Anche la semplice immissione di sacchi riempiti di sabbia della stessa spiaggia , quali barriera a tutela delle strutture, a tutt' oggi richiede circa quattro pareri da parte di Regione, Provincia, Comune, Arpa", aggiunge Della Valle. "E il lido Mancarella di San Cataldo, "che oggi grazie all'opera dei suddetti sacchi ha protetto lo stabilimento, ha dovuto attendere pareri per circa cinque mesi". Secondo Assobalneari, i danni più rilevanti fra Spiaggiabella, Alimini, e Porto Cesareo. 

 

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