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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Nociglia

Anziani vessati in una casa di riposo, rito abbreviato per dieci

Oggi l'udienza preliminare per dirigenti e personale di una struttura del basso Salento in cui si sarebbero verificati almeno tre episodi di maltrattamenti e abuso di mezzi di correzione

LECCE – Chi avrebbe ricevuto colpi fino a subire ecchimosi, chi sarebbe stato sottoposto a metodi di contenzione ben oltre il consentito, chi, ancora, umiliato, fino a essere costretto a dormire sul divano, invece che nel letto. Per una serie di episodi che si sarebbero consumati nel chiuso di una casa di riposo per anziani del basso Salento, in dieci saranno giudicati con il rito abbreviato, il prossimo 2 febbraio. L’udienza preliminare si è tenuta oggi davanti al giudice Alcide Maritati. Maltrattamenti e abuso di mezzi di correzione sono le accuse formulate, a vario titolo, dal pubblico ministero Alessandro Prontera, sulla scorta di indagini che furono svolte nel 2020 dai carabinieri del Nas.   

Nel dettaglio del procedimento, ad A.R.P., 48enne di San Cassiano, L.P., 46enne di San Cassiano (dirigenti), E.D’E., 24enne di Scorrano, I.C., 32enne di Tricase, A.R.C., 41enne di Diso, C.C., 69enne di Poggiardo (operatrici socio assistenziali) ed E.M., 27enne di Cursi, infermiera professionale, la Procura muove le accuse di aver maltrattato un’anziana ospite non autosufficiente, facendola dormire su di un divano invece che nel letto, privandola così del sonno necessario e provocando una chiara mortificazione nella malcapitata.

G.D.C., 60enne di Nociglia, operatrice socio assistenziale, è invece accusata di aver abusato dei mezzi di correzione, colpendo più volte un anziano su di una mano, per fargli lasciare un cucchiaio, tanto da provocare una crisi di pianto nell’uomo e alcune ecchimosi all’arto. Infine, E.A., 32enne di Andrano (l’unico uomo) e L.S.M., 63enne di Otranto, operatori socio assistenziali, sono accusati di aver immobilizzato le braccia di un anziano alle barriere del letto, usando mezzi fisici di contenzione per periodo maggiore rispetto a quanto eventualmente consentito, tanto che l’ospite sarebbe stato rinvenuto ancora così un’ora dopo che avevano smontato il turno.

Gli imputati sono difesi dagli avvocati Roberto Rella, Federico Martella, Dario Malinconico, Giancarlo Dei Lazzaretti, Luca Puce, Vincenzo Blandolino e Mario Antonio Blandolino.

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