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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Accusato di botte alla compagna, patteggia tre anni agente della penitenziaria

Il poliziotto, 47enne della provincia di Lecce, ma in servizio in in carcere del nord Italia, era stato arrestato a luglio dopo la denuncia presentata della donna, medico di 40 anni

LECCE – Ha patteggiato tre anni davanti alla giudice Laura Liguori, l’agente di polizia penitenziaria 47enne della provincia di Lecce, anche se in servizio al presso un carcere del nord Italia, che a luglio era stato arrestato e sottoposto ai domiciliari, con braccialetto elettronico, per una serie di presunte violenze perpetrate ai danni della sua ormai ex compagna, in alcune occasioni persino davanti alla figlioletta. Il patteggiamento è avvenuto martedì 22 novembre.

“Voglio che nessuna donna, nella maniera più assoluta, passi quello che ho passato io”, ha commentato colei che, con la sua denuncia, aveva innescato l’indagine che aveva poi fatto partire l’ordinanza di custodia cautelare, 40enne, di professione medico. Con un’esortazione: “Le donne devono trovare la forza di denunciare”. Proprio domani, peraltro, sarà la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

A luglio l'arresto

Era stato il gip del Tribunale di Lecce, Angelo Zizzari, a emettere l’ordinanza di misura cautelare richiesta dal pubblico ministero Rosaria Petrolo, titolare del fascicolo, concordando, dunque, con le risultanze investigative, secondo cui la 40enne sarebbe stata picchiata in diverse occasioni, subendo anche l’impedimento ad accedere a Facebook. Fra le varie circostanze denunciate, anche botte che le sarebbero state inflitte con l’accusa di non aver pulito a sufficienza casa in attesa di ospiti. In due casi, a gennaio e giugno, sempre di quest’anno, la dottoressa sarebbe stata costretta a ricorrere alle cure in ospedale con prognosi, rispettivamente, di dieci giorni e di una settimana.

Scattato il “codice rosso”

La segnalazione aveva fatto scattare il cosiddetto “codice rosso”, un sistema di provvedimenti a tutela delle donne vittime di violenza. Lo scorso 8 luglio era quindi stata emessa l’ordinanza di misura cautelare. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, l’agente aveva respinto tutti gli addebiti, alla presenza del suo avvocato difensore, Roberto De Mitri Aymone. Tuttavia, alla fine si è scelta la via processuale del patteggiamento. La misura cautelare è stata revocata e sostituita con il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ex compagna, che nella vicenda era rappresentata dall’avvocato Sergio Nesci.  

Molti dettagli sono stati volutamente omessi per tutela della donna e della minore.

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