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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca Rudiae / Via Don Bosco

Rinvenuto con ferite in testa, artista di strada muore dopo sei giorni

Il pubblico ministero Giorgia Villa disporrà un'autopsia per chiarire le cause precise del decesso. L'uomo, 69enne oritano, rinvenuto in via Don Bosco. La denuncia del figlio in questura per la sparizione di attrezzature e telefono cellulare

LECCE – Il pubblico ministero Giorgia Villa disporrà un’autopsia per chiarire le cause della morte di Leonardo Vitale, un uomo di 69 anni di Oria che abitualmente si spostava a Lecce in treno, dove si procurava da vivere come artista di strada. In realtà, in passato aveva esercitato la professione di aerografista per i luna park e solo più di recente aveva iniziato a seguire l’antica tradizione dei madonnari, con la rappresentazione di immagini sacre.  

Lo si vedeva spesso nei pressi del Teatro Apollo, in via Salvatore Trinchese e, nel rientrare al suo paese natio, capitava che pernottasse per strada, aspettando il primo convoglio. E proprio per strada è stato trovato già in stato d’incoscienza attorno alle 2,30 di martedì 5 ottobre. È stata una telefonata anonima al 118 a permettere quella notte di recuperarlo e trasportarlo in ospedale, per essere sottoposto immediatamente a un intervento chirurgico.

Gli operatori, infatti, l’avevano rinvenuto riverso per terra in via Don Bosco, nel tratto finale, nei pressi dello studio radiologico “Pignatelli”, quasi all’incrocio con viale Oronzo Quarta, dove si trova la stazione ferroviaria di Lecce, con una profonda ferita alla testa. Un violento trauma cranico che non gli ha lasciato scampo, dato che ieri mattina, lunedì 11 ottobre, purtroppo Vitale è spirato, senza essersi mai risvegliato dal coma.

Il primo intervento è stato delle volanti di polizia e, ora, la vicenda è in mano alla squadra mobile per i successivi approfondimenti: le carte sono arrivate ieri pomeriggio nei loro uffici. Anche perché bisogna chiarire la catena di eventi che ha condotto al decesso di Vitale. Il figlio dell’uomo, Giuseppe, seguito dall’avvocato Donato Maruccia, ha sporto nelle ore successive al ritrovamento del 69enne una denuncia in questura per rapina, ovviamente a carico di ignoti. Accanto al padre moribondo, infatti, mancavano sia tutta l’attrezzatura usata per dipingere, sia il telefono cellulare. Ed è stato chiesto alla polizia di verificare il funzionamento di videocamere nella zona.        

c5294efa-4f89-4791-8ef6-e295c67c5c6f-3Ma cosa potrebbe essere accaduto? Stando ai referti del 118, vi era un forte odore di alcool, al momento del loro arrivo, e, in più, l’uomo assumeva un farmaco anticoagulante per problemi di salute. Potrebbe quindi essere stato colpito da un malore improvviso, tale da farlo cadere per terra e battere la testa con violenza. Tuttavia, non si può escludere nemmeno che sia rimasto vittima di un’aggressione vera e propria – appunto – con lo scopo di rapinarlo di attrezzatura e cellulare. Tanto più che gli attrezzi del mestiere gli erano già stati rubati circa un mese di prima, al punto che Vitale era stato costretto a riacquistare tutto.

Altra ipotesi, forse più verosimile, è che dopo il malore qualcuno che magari si trovava già con lui quella notte, possa essersi impossessato dei beni del 69enne. E non è da escludere nemmeno che sia stato quest’ipotetico uomo, dopo il furto, a chiamare i soccorsi. Tant’è. Al momento, si possono formulare solo ipotesi. Ed ecco perché significative, per dirimere ogni dubbio, potrebbero essere immagini di videosorveglianza dell’area.

Intanto, la salma dell’uomo si trova nella camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce e la famiglia del 69enne oritano auspica di avere un quadro preciso e definitivo su quanto accaduto.

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