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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Via Antonio Gramsci

Manager dell'Asl preso a schiaffi da tre persone: lo attendevano davanti casa

L'inquietante episodio ieri sera in via Gramsci, a Lecce. La vittima è Stefano Rossi, 50enne, direttore amministrativo dell'Azienda sanitaria di Brindisi. La prognosi è di pochi giorni. Sul caso indagano i carabinieri del nucleo investivativo. A gennaio prese fuoco la sua auto

LECCE – L’hanno atteso davanti casa, discretamente celati fra i palazzi nella penombra della sera. Poi si sono infilati nel cortile appena è arrivato ed ha aperto il cancello automatico per posteggiare la sua auto nel box, al di sotto di uno scivolo. Lui non ha scorto le sagome. Se li è trovati davanti quando ha aperto lo sportello per scendere.

Erano tre quelli che hanno usato le mani per pestarlo. Avevano i volti scoperti, ma la vittima non li avrebbe riconosciuti. D'altro canto, doveva essere piuttosto buio. Almeno una quarta persona, però, potrebbe essere complice degli aggressori. Si deduce dal fatto che, per evitare che il cancello automatico si chiudesse, intrappolandoli nel condominio, e quindi per agevolare la loro fuga una volta consumate le fasi dell’avvertimento, qualcuno deve necessariamente essersi posto davanti alla fotocellula.

La vittima è Stefano Rossi, 50enne, direttore sanitario dell’Asl di Brindisi. Già all’inizio dell’anno era finito nelle cronache per l’incendio della sua precedente autovettura, una Saab. Ieri sera, dunque, intorno alle 20, il manager dell’Azienda sanitaria brindisina è stato preso di mira in maniera decisamente più diretta. Rincasato nel suo appartamento al civico 32 di via Gramsci, zona residenziale semicentrale di Lecce, non ha avuto neanche il tempo di trovare riparo.

IMG00867-20131024-1326-2Colto di sorpresa dai tre energumeni, che l’hanno preso a schiaffi, una volta che questi sono fuggiti (si presume avessero un’auto parcheggiata in zona) ha dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari, recandosi nel pronto soccorso. La prognosi è di pochi giorni. Il professionista, questa mattina, ha poi sporto denuncia presso il comando provinciale dei carabinieri di Lecce. Al momento s’ignora il movente del pestaggio.  

Di certo, già nel pomeriggio del 29 gennaio scorso, Rossi era finito al centro di una vicenda poco chiara. Il cofano della sua auto, ferma nel cortile della sede di via Napoli dell’Asl, a Brindisi, prese improvvisamente fuoco. Alcuni dipendenti si accorsero dell’incendio e chiamarono i soccorsi. I vigili del fuoco spensero le fiamme e sul posto giunsero anche i carabinieri per le indagini.

Nell’occasione non si riuscì a stabilire se l’azione fosse stata dolosa o meno. Infatti, non furono trovate chiare tracce di liquido infiammabile, né altri elementi, come taniche o bottiglie. E tuttavia, gli inquirenti non esclusero a priori che dietro potesse esservi la mano di qualcuno. Se l’episodio di ieri sia ricollegabile a quello di inizo anno, dovranno stabilirlo i carabinieri del nucleo investigativo di Lecce, che hanno appena aperto un'inchiesta.

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