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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Stadio / Viale Roma

Arriva con una pistola giocattolo e si scatena il panico davanti alla scuola

Un ragazzo 22enne con problemi psichici è stato bloccato dai carabinieri a Lecce nei pressi dello "Stomeo-Zimbalo" di viale Roma

LECCE – Giovane, in canottiera nonostante non sia certo la stagione adatta. È arrivato all’improvviso davanti alla scuola percorrendo a piedi la vicina via Bari. Si è piazzato proprio nei pressi dell’ingresso, secondo quanto riportano alcune testimonianze, ed è scoppiato il panico quando si è visto che aveva una pistola nella tasca laterale dei pantaloni. 

Era palesemente un’arma giocattolo. Plastica di colore rosso e blu. Ma, osservata magari da una prospettiva non molto vicina, la semplice sagoma di una pistola stretta in pugno, davanti a una scuola piena di bambini prossimi a uscire per fare rientro alle proprie case, è stata sufficiente a scatenare più che legittimi timori fra genitori e nonni che li attendevano all’esterno. E fra mamme in lacrime e cellulari nelle mani per chiamare 112 e 113, nell’aria sono risuonate le sirene.

Tutto è accaduto poco prima delle 13,30. E la movimentata mattinata davanti all’istituto comprensivo “Stomeo-Zimbalo” di viale Roma, nel rione San Sabino di Lecce, s’è conclusa con l’arrivo dei carabinieri della Sezione radiomobile. È stato un attimo. Le gazzelle dei militari più vicini alla zona, appena ricevuta la segnalazione dalla centrale operativa, si sono fiondate sul posto. I carabinieri hanno subito individuato il soggetto e l’hanno preso in consegna, strappandogli il giocattolo.

Si tratta di un 22enne che non abita molto lontano e che, purtroppo, soffre di problemi psichici, per i quali è già in cura presso il Centro d’igiene mentale. Per la verità, pare che alcuni fra i presenti l’abbiano anche riconosciuto, sapendo pure dei suoi problemi. Ma, ovviamente, questo non è stato di conforto per tutti gli altri. L’importante era che quell’incubo finisse. E in fretta.

Nessun bambino ha visto la scena, ed è stato un bene. Da un lato, c’è stata la prontezza del personale scolastico, che ha subito avvisato le forze dell’ordine; dall’altro, quello stesso dei militari, che hanno in breve individuato e “disarmato” il giovane. Il 22enne è poi stato portato in caserma, per accertamenti. E qui si sono appurati meglio i fatti, sentendo anche la famiglia. Sembra che fosse andato a scuola a prendere la sua sorellastra.

Considerando il particolare stato di salute mentale e il fatto che il giovane impugnasse un giocattolo, non vi sono elementi per procedere a qualche incriminazione. Ma la vicenda ha suscitato inevitabile clamore, anche perché in breve è rimbalzata sui gruppi di WhatsApp di genitori e sui social.

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