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Cronaca Via Mincio

Armato di pistola rinchiude la dipendente e rapina l'incasso dell'Eurobet

E' stato necessario anche l'invio di un'ambulanza per tranquillizzare la ragazza, sotto choc per l'irruzione di un uomo con il volto coperto da casco e armato di pistola, che è scappato con 2mila e 200 euro. Forse aveva uno scooter. Ha perso alcune monete durante la fuga

LECCE – Ore 14 circa, penultima domenica di agosto, città quasi deserta, fra pranzi, pennichelle e ultime nuotate al mare. Il momento perfetto per colpire, avrà pensato il rapinatore vestito di scuro e con casco in testa, che è scappato via con un bottino quantificato in 2mila e 200 euro.

Non è chiaro se avesse un complice e con quale mezzo sia arrivato davanti all’agenzia di scommesse Eurobet di via Mincio, nel rione Santa Rosa, ma diversi indizi, fra cui alcune monete perse lungo il tragitto, lasciano supporre che avesse uno scooter parcheggiato sul marciapiede esattamente di fronte alla sala, sotto a un balcone al primo piano di una palazzina, ben coperto dalle auto in sosta.

A quell’ora non c’erano più clienti all’interno. L’attività avrebbe chiuso i battenti di lì a poco. La serranda laterale era già abbassata da almeno un paio d’ore, più che altro per impedire alla luce accecante del sole di filtrare. La porta d’ingresso, invece, era ancora socchiusa. C’era solo una dipendente, quando è entrato quell’individuo, determinato nei modi e molto rapido.

Lei, completamente sola, in un rione immerso nel silenzio, senza nemmeno un’auto a passare in quegli istanti per notare qualche movimento sospetto e comporre subito il 113, non ha nemmeno fatto a tempo a guardare in alto. Ha notato un paio di scarpe nere e un pantalone scuro, mentre era intenta a chiudere i sacchi della raccolta differenziata, e in un attimo s’è ritrovata una pistola puntata addosso.

20140824_144004-2Ha raccontato ancora tremante ai presenti di non aver mai subito una rapina, prima di oggi: un'esperienza agghiacciante, trovarsi all'improvviso sotto il tiro di un malintenzionato. Quasi paralizzata dal panico, è stata sospinta all’indietro, sempre con la canna dell’arma puntata addosso, fino a essere rinchiusa in una stanza alle spalle del gabbiotto dove si raccolgono le giocate. E a quel punto, il malvivente ha potuto raccogliere in fretta e in furia i soldi delle casse, fuggendo dalla stessa porta d’ingresso.

La dipendente del locale, una volta riavutasi dallo spavento, ha afferrato il telefono e chiamato polizia e titolare del centro. Sul posto si sono dirette due volanti, ma del rapinatore ormai non c’era più traccia. Altre pattuglie hanno perlustrato la zona, ma invano. Tanto più che le descrizioni iniziali erano molto sommarie.

Per lo choc appena subito, è stato necessario anche l’intervento di un’ambulanza del 118. Tranquillizzata dagli agenti e dal personale sanitario, la ragazza ha poi raccontato tutto quello che ricordava. Ma l’azione è stata talmente fulminea, la paura tale, che nella memoria non serbava nemmeno ricordo del fatto che il rapinatore indossasse un casco.Questo è un particolare che i poliziotti hanno evinto osservando sul momento i nastri del sistema di videosorveglianza interno del locale, che saranno acquisiti e visualizzati meglio nelle prossime ore in questura.

20140824_150256-2Altro dettaglio, quello già citato delle monete, da 1 e 2 euro. Gli agenti ne hanno raccolte da terra per un totale di 18 euro. Come nella fiaba di Pollicino, hanno indicato un tratto – seppur breve – percorso dal malvivente a piedi, che ha attraversato via Mincio da un marciapiede all’altro. Gli ultimi spiccioli sono stati trovati sotto un balcone, nei pressi di un vecchio palo della segnaletica orizzontale caduto chissà quanto tempo addietro e disteso per terra.

Poiché non vi erano altre monete negli spazi verdi pubblici retrostanti, si presume che proprio sotto al balcone in quel punto sia finita la corsa a piedi, poi proseguita con un mezzo a due ruote. Non è nemmeno improbabile che a guidarlo vi fosse un complice, ma questa è solo un’ipotesi.

Gli agenti di polizia hanno provato anche a interpellare alcuni residenti degli edifici circostanti. Questi si sono affacciati attirati dalla presenza di pattuglie e ambulanza, ma sembra che prima dell'arrivo dei mezzi, nessuno abbia notato nulla.

Se per la malcapitata dipendente è la prima rapina subita, non così può dirsi in generale per l’Eurobet di via Mincio che già il 22 dicembre del 2012 subì un episodio analogo, con la differenza che ad agire furono sicuramente in due e che l’episodio avvenne nel pomeriggio di un sabato di anticipi di campionato, con il Lecce allora impegnato con l’Albinoleffe in casa. Il bottino, quel giorno, fu di circa 3mila euro.     

L'episodio si segnala per essere solo l'ultimo in ordine di tempo nel Salento. Diversi i casi recenti, alcuni proprio nel capoluogo. Almeno in qualche caso, elementi portano a sospettare che possa trattarsi sempre della stessa persona, come avvenuto per la farmacia Elia il 19 agosto o per il market DiMeglio di via De Gasperi qualche giorno prima, lunedì 11 agosto.  

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