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Cronaca Castrignano del Capo

Emergenza senza sosta: sulle coste salentine altri tre arrivi di migranti in poche ore

In venti, fra cui donne e bambini, scoperti a Porto Selvaggio su una piccola barca a vela. Condotti verso il molo del porto mercantile di Gallipoli dai finanzieri: tre turchi fermati. Poi, a Leuca prima bloccato uno scafista greco con una famiglia di iracheni, quindi lo sbarco di una sessantina di ulteriori uomini

LECCE – Due sbarchi fra la tarda serata di ieri e la notte inoltrata, poi, altri tre avvicinamenti alla costa salentina rilevati a partire dalla mattinata e fino al pomeriggio. Una serie di arrivi che sembra interminabile, in queste ore, con i più svariati tipi di natanti e con un numero di persone a bordo di volta in volta variabile. Una situazione che sta mettendo a dura prova la macchina dei soccorsi locale, abituata da anni a gestire il fenomeno migratorio, certo, ma non in questo modo, senza soluzione di continuità. Con il rischio, non trascurabile, di un sovraffollamento dei centri di prima accoglienza.  

Il primo episodio ha riguardato un’imbarcazione con a bordo 68 migranti, che ha raggiunto Santa Maria di Leuca nella tarda serata di ieri; una seconda è stata avvistata al largo di Castro e poi scortata verso il molo del porto di Otranto nel cuore della notte (a bordo erano in sedici, qui il resoconto); questa mattina, poi, un terzo natante è stato avvistato mentre era in rotta di navigazione nei pressi di Porto Selvaggio, litorale neretino.

L'arrivo dei migranti a Gallipoli

Sono stati, ancora una volta, i militari di una motovedetta della guardia di finanza, che si trovavano in mare per normali operazioni di controllo, a scorgere una barca a vela sospetta al largo delle acque salentine. Sospetta, perché di dimensioni non notevoli, ma oltremodo carica di persone. Avvicinandosi, hanno scoperto come a bordo fossero in venti e fra loro donne e bambini – uno piuttosto piccolo -, facenti parte di tre distinti nuclei famigliari. Per la precisione: dodici uomini, tre donne e cinque minori (tre maschi e due femmine).  

I migranti arrivati a Gallipoli

Tutti di nazionalità turca, gli stranieri sono stati condotti verso il molo del porto mercantile di Gallipoli, dove sono arrivati poco prima di mezzogiorno. La rotta affrontata, come sempre, quella dall’area balcanica orientale, quindi con partenza da Grecia e Turchia. Fra gli occupanti, accertamenti sono scattati su tre soggetti in particolare, sospettati di essere scafisti, che sono quindi stati fermati. Sul posto sono intervenuti agenti di polizia del commissariato gallipolino e operatori della Croce rossa italiana per le prime visite.

Anche i nuovi arrivati, così come già accaduto per i gruppi giunti nelle ore precedenti, sono stati trasferiti verso il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto per tutte le procedure d’identificazione e il tampone per accertare l’eventuale presenza di infetti da Covid-19. Le indagini sono ora affidate al pool interforze della Procura di Lecce.

I due episodi di Leuca

Nel frattempo, altri due eventi sono avvenuti a Santa Maria di Leuca. I finanzieri, infatti, hanno trovato a terra una famiglia di iracheni, composta da una donna, un ragazzo e un bambino, e un greco, ritenuto lo scafista, e quindi fermato. Erano appena approdati sulla costa con una piccola imbarcazione, forse pensando che in quel modo sarebbero passati più facilmente inosservati.

La barca giunta a Leuca

Ma così non poteva essere, anche perché nel porto c’era già fermento per via di un altro avvistamento, avvenuto a circa 8 miglia dal Capo di Leuca. I finanzieri della Sezione operativa navale di Otranto, infatti, hanno abbordato un motopeschereccio che si stava dirigendo verso la costa. A bordo, 69 cittadini stranieri, fa cui diversi minori. Nessuna donna, in questo caso. Il gruppo è così composto: 36 uomini pachistani e undici minori non accompagnati, sei uomini afgani e quattro minori anche in questo caso senza accompagnamento, due uomoni siriani e dieci uomini somali. L’ingresso in porto è avvenuto intorno alle 15,30. Sul molo, per i primi soccorsi, volontari della Croce rossa e medici Usmaf.

Video | L'arrivo nel porto di Leuca

Tutti i nuovi arrivati saranno destinati al centro di Masseria Ghermi, a Lecce, dato che il “Don Tonino Bello” di Otranto non ha più capienza necessaria per accogliere altri migranti, proprio a causa dei precedenti sbarchi.

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