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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Centro / Viale XXV Luglio

Scuola, addetti alle pulizie: è battaglia sullo stipendio. Alto rischio decurtazione

Il problema di un taglio del 60 per cento, in virtù del passaggio di testimone delle aziende sull’appalto del Miur, riguarda 900 persone. Non esiste ufficialità, ma i sindacati giocano d’anticipo con un sit-in, tenuto stamane, nei pressi della prefettura di Lecce

LECCE – Lo stipendio non arriva neppure alle classiche mille euro mensili. E dal 1° novembre le cose per gli addetti alle pulizie delle scuole (tra cui molti ex Lsu) potrebbero mettersi pure peggio. In Puglia infatti, la nuova gara indetta dal ministero dell’Istruzione pubblica per l’aggiudicazione dell’appalto di pulizie, ha ricevuto una sola risposta: quella dell’azienda Dussmann che, stando alle voci ufficiose degli ultimi giorni, potrebbe giocare al ribasso. Se le preoccupazioni dei sindacati venissero confermate, il servizio settimanale potrebbe essere decurtato del 60 per cento.

Con un passaggio dall’attuale monte di 35 ore, fino a 18 per i lavoratori storicamente impegnati sull’appalto e 20 per gli ex Lsu: addirittura meno della metà, con conseguenze potenzialmente drammatiche per centinaia di famiglie. Novecento, per l’esattezza, nella sola provincia di Lecce.  Intanto i tre sindacati confederali (Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil) e la sigla autonoma Fsi, allarmati dalla situazione che sta creando un notevole disagio su scala nazionale, hanno indetto una prima manifestazione di protesta anche a Lecce, in concomitanza con l'incontro nazionale che si è tenuto questa mattina a Roma presso il Miur. L’ appuntamento odierno, quindi, era davanti alla prefettura del capoluogo, per far sentire la propria voce e operare una pressione sul governo affinché intervenga a mantenere i precedenti livelli di reddito. Garantendo anche quella continuità lavorativa che sembra interrompersi puntualmente durante la pausa delle ferie estive, coperte mediante il ricorso alla cassa integrazione.ex lsu 020-2

Ciò che preme alle organizzazioni sindacali è che vengano rispettati in toto tutti gli accordi assunti e sottoscritti con il Miur al tavolo politico di confronto dedicato alla vertenza. Senza trascurate l’effetto collaterale, ma non di meno importante, degli standard igienici che potrebbero essere seriamente compromessi. Con grande disagio per i cittadini, gli utenti e le famiglie dell’intera provincia. Ma non sembrerebbe esserci neppure un immediato problema di risorse e liquidità del governo centrale: “All’origine di tutto vi è un cambio di testimone tra le imprese - ha precisato il deputato del Pd, Teresa Bellanova, al margine della manifestazione- . L’impegno che bisogna chiedere all’azienda aggiudicataria della gara è quello di mantenere intatti i livelli occupazionale ed il monte ore per tutti”.

Sul versante economico, aggiunge il deputato, la copertura economica è garantita fino alla fine del 2013. “Tuttavia proseguiremo la battaglia per trovare, all’interno della legge di stabilità, la liquidità necessaria a coprire il monte ore complessivo dei lavoratori anche per l’anno a venire – aggiunge -. Questo è l’impegno che ho assunto in Parlamento chiedendo sia al ministero dello Sviluppo economico che allo stesso presidente del Consiglio di mantenere un occhio di riguardo nei confronti di lavoratori che vivono in condizioni di sofferenza già da molti anni”.

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