Panico al pronto soccorso, minaccia di tagliarsi la gola: denunciato 40enne

LECCE - Momenti di panico ieri sera al pronto soccorso del "Vito fazzi" di Lecce, dove un uomo di Surbo, poco più che quarantenne, già noto alle forze dell'ordine, si è presentato intorno alle 20 di fronte ai sanitari pretendendo di essere ricoverato perchè in stato di agitazione. Ed in effetti lo era, tanto che ad un certo punto ha estratto dal borsone che si era portato appresso, un coltello da cucina lungo circa 30 centimetri, minacciando di infilarsi la lama nella gola.

E solo grazie alla professionalità dimostrata dall'agente di turno presso il posto fisso di polizia del nosocomio leccese, che drammatiche storie di disagio sociale come queste, il più delle volte prevalenti in particolari giorni di festa come la vigilia di Natale, è andata a buon fine. L'uomo, che nel suo paese vive in casa con parenti più anziani di lui, è stato denunciato per possesso illegale di arma. Per l'uomo, infatti, non vi erano elementi per la minaccia, avendo fatto credere che se qualcuno avesse rischiato di rimanere ferito, quello sarebbe stato lui stesso.

La "trattativa" di circa dieci minuti tra il poliziotto e il 40enne è andata a buon fine proprio per il modo paziente con cui l'uomo è stato ascoltato e quindi convito infine a desistere dal folle gesto. L'agente è riuscito a farsi seguire in un'altra postazione del nosocomio, lontano dalla sede del pronto soccorso, in quel momento con i pazienti in attesa del loro turno per le cure dei medici e in qualche modo coinvolti, lo

Ed proprio quando sembrava che l'uomo si fosse calmato, ha invece estratto il coltello minacciando di uccidersi. Ma il sangue freddo dimostrato dal poliziotto e le parole di conforto hanno sortito l'effetto desiderato. Il 40enne ad un certo punto ha fatto cadere il coltello ed è stato preso in cura dai medici. I quali hanno poi verificato attraverso i test che il soggetto aveva fatto uso di alcol e cocaina e pare anche psicofarmaci.