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Cronaca

Polizia ridotta all'osso e una nuova estate in arrivo: sindacati in fibrillazione

Domattina Uil Polizia, Sap, Silp per la Cgil, Siap e Consap davanti alla Prefettura. Sarà distribuito un volantino ai cittadini. La situazione definita disastrosa: sempre meno uomini e mezzi, con casi difficili per volanti e polstrada. L'emblema di tutti i problemi è il commissariato di Gallipoli

LECCE – Nulla di nuovo sotto il sole. Le richieste sono le stesse che gli agenti di polizia fanno ormai da anni. Di nuovo c’è, semmai, che il senso di frustrazione cresce proprio perché non si vedono spiragli all’orizzonte. Mentre in città e in provincia si registra un’escalation criminale che desta molte perplessità.

Domattina, dunque, i sindacati della polizia di Stato (Uil Polizia, Sap, Silp per la Cgil, Siap e Consap) si ritroveranno davanti alla Prefettura, in via XXV Luglio, con le domande di sempre e un nuovo volantino. Sarà distribuito ai cittadini per informarli della situazione difficile in cui versano questura e commissariati, con il personale ridotto all’osso e criticità soprattutto nel reparto volanti (che garantisce il primo intervento in qualsiasi situazione) e nella sede di Gallipoli, città che d’estate diventa una babilonia impossibile da controllare in modo capillare con l’attuale organico: meno di trenta poliziotti.

“Lo scopo della manifestazione è di dare voce alla sempre più pressante richiesta di sicurezza nel nostro territorio, necessità avvertita tanto dai cittadini quanto dagli addetti ai vari settori produttivi di Lecce e provincia, alla quale si associano anche le poliziotte e le poliziotti salentini che, pur dando la loro piena disponibilità umana e professionale sono privi di risorse e strumenti adeguati”, recita una nota stampa a firma congiunta dei segretari delle rispettive sigle sindacali. 

“Quello che s’intende rivendicare – precisa ancora la nota - non è un beneficio individuale di categoria, bensì un intervento strutturale sulla pianta organica degli operatori di polizia presenti in questa provincia che consenta di garantire un efficace controllo del territorio, una più incisiva lotta alla criminalità e un adeguato servizio alla cittadinanza”.

Esempio. La sezione volanti della questura di Lecce solo dieci anni addietro garantiva mediamente la presenza di quattro-cinque equipaggi per turno. Oggi, spiegano i sindacati, si fa fatica a mandarne in strada due. Ridotta all’osso è la polizia stradale: oggi ha il 36 per cento in meno della forza prevista nel 1990. E se è definita drammatica la situazione nei commissariati (Otranto, Taurisano, Nardò, Galatina e Gallipoli), emblematico sembra essere il già citato caso dell’ufficio della Città Bella. “Nel 2003 poteva contare sull’apporto di 42 colleghi per garantite la sicurezza di circa 20mila cittadini, raddoppiando il numero degli operatori nel periodo estivo grazie ad appositi rinforzi inviati per fare fronte alle quasi 80mila presenze in città”, spiegano i segretari di Uil Polizia, Sap, Silp per la Cgil, Siap e Consap.

Ma “la situazione attuale è insostenibile poiché il flusso turistico è cresciuto in modo esponenziale, tanto da raggiungere una media di circa 120mila persone sino a toccare il picco di 200mila presenze nella settimana di Ferragosto. Di contro – proseguono i sindacalisti - il numero degli operatori in servizio presso il commissariato è sceso a 29 unità, senza potere contare su nessun rinforzo. Al contrario, spesso e volentieri agenti vengono distratti dal territorio gallipolino per essere impiegati in altri servizi”.

I toni volgono verso la polemica aperta, anche perché al centro si pone la questione legata ai lidi balneari. Non che queste problematiche siano strettamente connesse, chiariscono i sindacati, però “è doveroso evidenziare come in questo modo si creino le migliori condizioni per creare delle zone franche in cui facilmente attecchisce e si propaga la criminalità nelle sue varie forme”.

I riferimenti sottintesi sono tanti evidenti: il caos di ogni estate, ma anche vicende più gravi, come le estorsioni che hanno condotto a più filoni d’inchiesta della Procura. Il mercato turistico, magari non immune alla crisi, è tra i pochi che comunque riesce a resistere. Ed è qui che necessariamente ripiega anche la criminalità in un momento in cui altrove il terreno è arido.

piazza sant'oronzo (4)-4Ma c’è altro ancora, la lista dei reclami sembra interminabile. “Imbarazzante è la situazione logistica, gli uffici della polizia di Stato nella città di Lecce sono distribuiti su diversi stabili, tutti rigorosamente in affitto, mentre il progetto per la costruzione di una nuova questura è rovinosamente saltato”, ricordano i sindacati. In tutto ciò, “la sede attuale non è idonea ad accogliere uffici di polizia, in quanto non conforme ad ospitare operatori ed utenti”. 

E poi, tornando al nodo del commissariato di Gallipoli, qui non è nemmeno permesso l’accesso a cittadini affetti da disabilità motoria e che questo avvenga nel luogo della pubblica sicurezza per definizione è assolutamente paradossale.

“Nonostante tutte queste difficoltà, unite alla mancanza di una vera idea e un progetto per la sicurezza a livello nazionale e in questa provincia, gli operatori di polizia reagiscono mettendo in campo un valido contrasto ai vari fenomeni delinquenziali come il racket e l’usura, che strangolano l’economia del territorio, ma anche ai reati di cosiddetta microcriminalità che colpiscono gli anziani e i meno abbienti, reati questi facilmente intercettabili con un maggiore controllo del territorio”, rimarcano con orgoglio i poliziotti.

Al prefetto Giuliana Perrotta, gli operatori di polizia chiedono per l’ennesima volta di sostenere la causa e adoperarsi in tutte le sedi per portare la voce del malcontento. Tanto più che l’estate è alle porte e con la stagione calda, roventi saranno anche le strade da pattugliare

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