rotate-mobile
Cronaca Viale Guglielmo Marconi

"Acqua è armonia, salviamo le Cesine". Un flash mob per dire no al villaggio turistico

Un comitato di cittadini questa mattina ha esposto uno striscione davanti alla Fontana dell'Armonia, che è stata anche "imballata" con sacchi neri. Il progetto di costruzione di "Villaggio Termolito", a ridosso dell'oasi del Wwf, prevede tredici corpi di fabbrica in zona Sic per 11 milioni di euro

LECCE – “Acqua è armonia, salviamo le Cesine”. In tanti si sono soffermati incuriositi, verso mezzogiorno, per osservare quello striscione, apparso all'improvviso in pieno centro, in mezzo al passeggio domenicale.

Un comitato spontaneo che si batte contro la costruzione di un villaggio turistico proprio a ridosso dell’oasi naturale del Wwf, in territorio di Vernole, ha pensato di dare voce alla civile protesta con un singolare flash mob, durante il quale la Fontana dell’Armonia di viale Marconi, alle spalle delle poderose mura del Castello di Carlo V, per una trentina di minuti è rimasta avvolta da sacchi neri.

“L’abbiamo imballata per protesta”, spiegano l’avvocato Antonio Nuzzoli e gli altri cittadini presenti sul posto, che hanno abbracciato questa ideale battaglia. Quasi una metafora di quello che potrebbe avvenire se quel progetto, “già approvato”, rileva egli stesso, dovesse andare definitivamente in porto. Al momento è comunque tutto ancora fermo in Regione. “Anche la forestale sta studiando le carte”, spiega il legale. Mentre il Wwf, per quanto abbia potere ovviamente solo sull’oasi, ha già espresso la sua contrarietà a che un villaggio sorga comunque nelle vicinanze della riserva.  

Tuttavia, resta ancora poco nota la vicenda, sebbene, fra le altre cose, se ne sia di recente occupata la trasmissione "L'indiano", approfondimento di Telerama a cura del giornalista Danilo Lupo (qui la puntata del 5 aprile scorso)

Tanto che i più, fra turisti e leccesi stessi, sono rimasti sinceramente sorpresi quando hanno appreso dal comitato le linee del progetto, con un programma d’investimento che prevede cifre da capogiro: 11 milioni e mezzo di euro circa, con agevolazioni per poco più di 4 milioni di euro.

La proposta è stata presentata dalla ditta “De Nuzzo & C. Costruzioni” e sulla pagina delle delibere sito web della Regione Puglia si può consultare ogni singolo dettaglio (qui il link).

La protesta davanti alla fontana

“Villaggio Tremolito”, si chiama il progetto, dall’omonima masseria che rende il nome alla località. Il plastico si può osservare sul sito stesso della ditta: (qui il link).

Sinteticamente, il programma d’investimento prevede tredici corpi di fabbrica per 104 camere e 260 posti letto totali, ristorante e cucine, reception, bar, bazar, sale polifunzionali, parcheggi scoperti, impianti sportivi (campi da tennis, calcetto, pallavolo, bocce), piscine, l’immancabile anfiteatro per l’animazione e aree attrezzate a verde. Il tutto in una zona Sic, cioè Sito d'interesse comunitario. 

Il comitato ritiene che tutto ciò possa nuocere al delicato ecosistema de “Le Cesine”. Ecco, allora, perché imballare la Statua dell’Armonia. “E’ arte di negazione – spiega l’avvocato Nuzzoli -, soffocando l’oasi, si soffoca l’acqua”. Già, perché a suo avviso “la pressione antropica prodotta da un simile villaggio rischierebbe di compromettere la falda freatica. Le specie avicole già se ne stanno andando, perché sta cambiando la salinità. Continuando di questo passo, nell’oasi finirà che rimarranno solo i fenicotteri”. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Acqua è armonia, salviamo le Cesine". Un flash mob per dire no al villaggio turistico

LeccePrima è in caricamento