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Cronaca Viale della Libertà

Rami che si spezzano e automobilisti indisciplinati: la piccola via con grandi problemi

Questa mattina un grosso ramo è piombato al suolo, nel mezzo dell'incrocio semaforico fra via Padre Bonaventura da Lama e viale della Libertà. Ma l'intera strada, su entrambi i lati e le intersezioni, è un concentrato di pericoli. E gli incidenti non si contano più

LECCE – Forse è caduto di notte, o magari alle prime luci dell’alba. E’ più che possibile che a tranciarlo sia stato il cassone di qualche camion, viste le scorticature. La certezza, comunque, è che questa mattina, i residenti della zona di viale della Libertà, si sono trovati un’intera porzione di marciapiede occupata da un ramo staccatosi da un mastodontico tiglio. Un ramo talmente grosso, che a prima vista a qualcuno è sembrato il singolo tronco di un alberello.

E invece, era l'appendice di quell’albero all’angolo fra via Padre Bonaventura da Lama e viale della Libertà, proprio all’altezza di un semaforo che regola uno fra gli incroci più trafficati di Lecce. Fortunatamente, nessuno ci ha rimesso la testa, e, anzi, è più che evidente che qualcuno si sia prodigato per spostarlo dalla sede stradale, trascinandolo sul marciapiede di fronte, all’angolo di un condominio. Ma intanto, ancora alle 9,30 del mattino nessuno aveva chiamato la polizia municipale.  

Un episodio che potrebbe apparire marginale, quasi una nota di colore, poiché non ci sono danni evidenti e vittime, e che invece dimostra in maniera lampante, ancora una volta, quanti pericoli si possano nascondere laddove i begli alberi della città non vengano potati. Ci sono tragedie anche recenti a ricordarlo. Nel caso di via Padre Bonaventura da Bonaventura, oltretutto, come in altri punti di Lecce, le imponenti radici stanno anche sollevando il marciapiede. Quell’angolo, di fatto – o meglio sarebbe dire, l’intera via -, è piuttosto pericoloso anche per i pedoni.

La via dei mille problemi

Lo spazio per muoversi è esiguo e spesso si rischia d’inciampare nelle mattonelle sconnesse. E' succeso, non di rado ad anziani, di rischiare di cadere sull'asfalto. Magari con il rischio, oltre di rompersi una gamba, di essere travolti da un veicolo. Per non parlare delle auto posteggiate spesso e volentieri sul marciapiede. Sono sempre troppi gli automobilisti che non si preoccupano minimamente del fatto che la via è già molto stretta per il passaggio dei veicoli (che oltretutto è a doppo senso) e che così si crea un disagio maggiore. Costringendo auto e pedoni stessi a scarti laterali, come calciatori in fase di dribbling. E sono automobilisti, quelli leccese, talmente strafottenti, che fino a qualche tempo addietro parcheggiavano sul marciapiede anche sul lato opposto. Quello che rasenta il muro di cinta del comando provinciale dei carabinieri. Incuranti di essere ripresi persino dall’occhio elettronico delle videocamere di sorveglianza.

I militari hanno risolto il “problema” impiantando alcuni paletti di ferro. Già, ma al termine dell’incrocio con via Lupiae -quindi all'intersezione opposta -, altra importante arteria cittadina, si viene puntualmente a creare una nuova complicazione. E non da poco. Nonostante espliciti divieti di sosta e di fermata, puntualmente le auto vengono parcheggiate a ridosso di un’aiuola e dei grossi vasi che chiudono un piccolo cortile antistante un condominio. Obbligando, chi intende attraversare l’incrocio, a sporgersi molto, molto pericolosamente. Tanto che gli incidenti fra veicoli di tutti i tipi sono all’ordine del giorno. Fino ad oggi, per fortuna, non c’è scappato il morto. Ma il disagio resta. Come dire: piccola via, grandi problemi. Una sorta di concentrato di tutti gli aspetti peggiori della città. Incuria istituzionale e atteggiamenti maleducati in primis.  

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