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Cronaca Via Adriatica

Per rapina aggredirono automobilisti con pietre, chiedono il rito abbreviato“

Sarà valutata a settembre dal gip Antonia Martalò la richiesta dei legali difensori di Alessandro Cavallo e Antonio Sebastien Dell'Anna, i due 20enni che provocarono danni alle auto di un 60enne leccese e di un 57enne di Surbo, insieme a complici riusciti a sfuggire alla cattura

LECCE – Hanno chiesto di essere processati con il rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena, Alessandro Cavallo e Antonio Sebastien Dell’Anna, i due 20enni leccesi che sul finire di maggio aggredirono gli automobilisti in transito in via Adriatica, nei pressi di una rotatoria, non lontano dalla motorizzazione civile, per tentare di rapinarli. Un assalto tanto più folle nella dinamica e pericoloso, se si considera che nell’occasione, la banda – formata da quattro giovani, due dei quali si dileguarono all’arrivo della polizia – non avrebbero esitato a lanciare pietre contro i veicoli, danneggiandone seriamente uno.

L’arresto avvenne nella notte fra il 23 e il 24 maggio. Furono gli agenti di polizia della sezione volanti ad ammanettarli, dopo telefonate giunte al 113 e al 112, a pochi minuti di distanza l’una dell’altra, ad opera di due distinte vittime.

Il pubblico ministero Giuseppe Capoccia, il mese scorso, ha chiesto e ottenuto decreto di giudizio immediato per Cavallo e Dell’Anna (al momento ancora ai domiciliari), seguito a sua volta dall’istanza di rito abbreviato formulata dagli avvocati difensori dei ragazzi, Luigi Rella e Anna Schiavano. L’udienza per valutare la richiesta dei legali è fissata per il prossimo 26 settembre davanti al gip Antonia Martalò.  

La vicenda è nota, ma val la pena rinverdirla. Intorno alle 22,05 del 23 maggio scorso, un 60enne leccese telefonò al 113, segnalando la presenza di diversi giovani nelle campagne intorno a via Adriatica. Uno di questi sbucò nel buio, parandosi in mezzo alla via e urlando: “Fermati”. Cosa che l’uomo si vide bene dal fare, piuttosto accelerando per fuggire, avendo intuito la trappola.

Volanti - CAVALLO Alessandro-3Fu in quel momento che intravide le sagome di altri tre giovani, uno dei quali a bordo di uno scooter, senza casco, che, affiancandolo, iniziò a sferrare calci contro la portiera del lato di guida. L’uomo, una volta riuscito a scappare, sporse subito denuncia, nominando suo legale difensore l’avvocato Giuseppe Lombardo.  

Risale invece alle 22,15 la seconda telefonata di soccorso (questa volta al 112), effettuata da un 57enne di Surbo che, proprio all’altezza della rotatoria, mentre stava per imboccare l’uscita per rientrare nel suo paese a bordo di una Fiat Uno, vide sbucare dalla vegetazione due giovani, uno dei quali, piuttosto alto e corpulento, armato di bastone e l’altro che reggeva in mano un grosso masso.

Volanti - DELL'ANNA Antonio-3Non fermandosi, esattamente come la prima vittima, fu bersagliato dalla pietra, che sfondò il lunotto posteriore. E mentre prendeva velocità per allontanarsi ed evitare guai peggiori, intravide altri due complici su di uno scooter, che l’avrebbero inseguito per un tratto, almeno fin quando l’uomo non arrivò all’altezza del centro sportivo Out Line, infilandosi nel parcheggio privato. Nel frattempo, però, era arrivata in zona la polizia che era riuscita a bloccare due della banda, arrestandoli per tentata rapina e danneggiamento aggravato in concorso. 

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