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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Centro / Via Giacomo Antonio Ferrari

Botte da orbi con pietre e bottiglie, usano una donna come scudo

Scene di ordinaria follia nel centro storico, ieri sera. I segni della zuffa fra due stranieri, tracce di sangue e vetri rotti, rintracciabili per decine di metri

LECCE – Scene di ordinaria follia sullo sfondo barocco del centro storico, con il fuggifuggi generale davanti alla violenza cieca di due contendenti letteralmente scatenati, che non hanno esitato a lanciarsi addosso pietre e bottiglie.

Tutto è avvenuto ieri sera, intorno alle 20, quindi in un momento in cui il borgo antico si stava già affollando di turisti e visitatori in cerca di qualche locale dove mangiare o semplicemente in giro per una passeggiata e una visita ai monumenti.

All’improvviso, proprio come succede in certi film in cui l’azione è portata agli estremi, sono sbucati quasi dal nulla, nella zona dei locali (nei pressi di via dei Perroni, non lontano da Porta San Biagio) i due soggetti, a quanto sembra due extracomunitari di colore, protagonisti di una rissa talmente accesa da trascinarsi per decine di metri, come testimonia un video girato poco dopo in cui si vedono macchie di sangue sparse ovunque sul selciato e sulle pareti delle abitazioni.

Video | Una lunga scia di sangue

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La zuffa dovrebbe aver avuto inizio nei pressi della chiesa della Madre di Dio, nota ai leccesi anche come chiesa delle Scalze, quindi nel tratto finale di via Carlo Russi, trascinandosi poi su via Giacomo Antonio Ferrari e arrivando quindi all’altezza di via dei Perroni.

Addirittura, raccontano alcuni testimoni, nel momento in cui uno dei due rissanti probabilmente stava per soccombere, una donna residente nelle vicinanze, poi soccorsa da alcuni gestori di locali e visibilmente sotto choc, è stata usata come scudo umano per ripararsi dai colpi. Un’altra, che in quel momento stava rientrando a casa con la spesa, per la paura si è chiusa la porta dietro, lasciando fuori una bottiglia di acqua, in vetro, usata poi da uno dei due stranieri come arma per ferire l’avversario.

Quando sul posto sono arrivate le gazzelle dei carabinieri, che ovviamente qualcuno ha pensato bene di contattare, i due si erano però volatilizzati per evitare le conseguenze delle proprie azioni e nonostante almeno uno debba aver subito ferite non proprio marginali.

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