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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Rudiae / Viale O. Quarta

Tappeto di bottiglie rotte e sangue: nuova rissa in stazione, in due restano feriti

E' successo attorno alle 18 su viale Oronzo Quarta. Sul posto volanti di polizia e operatori del 118. E' successo attorno alle 18 su viale Oronzo Quarta. Sono un marocchino e un indiano

LECCE – Bottiglie rotte, chiazze di sangue per terra mescolate a quelle di alcool fra una pensilina e una saracinesca perennemente chiusa, sirene speigate dopo le chiamate ai numeri d’emergenza e feriti con tagli e lesioni.

Scene raccapriccianti, ma non certo inedite, quella viste nel pomeriggio di oggi nei pressi della stazione ferroviaria di Lecce. E questa volta, con una cornice particolare. Erano da poco arrivati alcuni treni. Così, tanti passeggeri, fra cui intere famiglie, appena messo piede a Lecce, si sono trovati davanti alla visione spaventosa di botte da orbi fra due soggetti e degli effetti finali della scazzottata, con tanto di pezzi di vetro usati a mo’ di arma.     

E’ successo intorno alle 18 su viale Oronzo Quarta, in un angolo di marciapiede rivolto a chi attende gli autobus, trasformato in una sorta di ring. Due i feriti “sul campo”, uno dei quali ha riportato una forte contusione in testa. Cittadini di origine straniera (un indiano e un marocchino), che sono stati prima medicati sul posto, poi trasportati in ospedale dagli operatori del 118 per accertamenti più approfonditi.

Scene da film in stazione

Al momento non sono chiari i motivi che hanno portato alla rissa, ma a giudicare dai cartoni di vino e dalle bottiglie di birra notati sul posto, nelle vene circolava anche molto alcool, che ovviamente ha amplificato tensioni e aggressività. Per ora sono in corso ricostruzioni e accertamenti più precisi su quanto avvenuto. A tarda ora potrebbero essere assunti provvedimenti.

E pensare che non sono passate nemmeno 24 ore dall’ultima, violenta scazzottata. Iniziata proprio nei pressi della stazione e proseguita altrove, in città. Tutto nato, in questo caso, dopo un diverbio fra un paio di pachistani e alcune prostitute bulgare, per cui sono intervenuti altri stranieri dell’Europa dell’Est a risolvere la questione a suon di calci e pugni.

Tutto questo, nonostante controlli più serrati stabiliti nel corso di un Comitato per l’ordine e la sicurezza convocato ad hoc. E con il nuovo prefetto, Maria Teresa Cucinotta, che nel giorno della sua presentazione alla stampa, ha spiegato di voler attendere i risultati per capire se e come intervenire. Potrebbe essere proprio il caso riguardante la stazione, alla luce degli eventi delle ultime ore, la sua prima azione dal pugno duro da quando si è insediata.

Le reazioni politiche

"Questo ennesimo episodio di violenza - commenta il senatore della Lega, Roberto Marti - mi convince sempre di più che la linea di Salvini è quella più giusta per rendere più sicure le nostre città. Dobbiamo cacciare via chi non si comporta bene e bloccare gli ingressi di personaggi pericolosi o violenti nel nostro Paese. Porterò il caso leccese a Roma e chiederò rinforzi e pugno duro per prevenire episodi di questo genere. Il quartiere della stazione deve tornare ad essere una zona tranquilla".

Fa eco Cristian Sturdà, di Forza Italia, secondo cui il piano sicurezza ha fallito. "Rimandare provvedimenti drastici non è più ammissibile: bisogna agire subito, individuare dove vivono queste persone, segnalare gli irregolari, e procedere alla corretta espulsione.  Bisogna tornare ad investire in sicurezza ed in particolare nella nostra polizia locale - aggiunge -, per permettere agli agenti di svolgere concretamente, un'attività di sostegno alle forze di polizia. E poi bisogna rimettere al centro delle politiche commerciali il rione Stazione, dimenticato da questa amministrazione: è necessario riqualificare la zona, con iniziative e politiche di sostegno per i commercianti. A partire già dalle imminenti festività natalizie".

Michele Giordano, consigliere comunale di Fratelli d'Italia ritiene che i controlli debbano essere più stringenti "sulle persone che arrivano nella nostra città. È chiaro che non è stato fatto ancora abbastanza per la sicurezza dei leccesi se, alle 18 di domenica, scoppiano davanti agli occhi di bambini e famiglie risse degne dei peggiori film sul Bronx, senza che nessuno possa bloccarle tempestivamente". 

Poi, ricorda il recente "Consiglio monotematico sulla sicurezza, per il quale mi sono battuto", durante il quale ha chiesto all’amministrazione "di mettersi al lavoro con prefettura e polizia affinché siamo dispiegati più agenti nelle zone calde. Abbiamo bisogno di presidiare quelle zone costantemente. Il partito  Fratelli d’Italia ha già portato il caso leccese in Parlamento - aggiunge - , attraverso il nostro deputato, Marcello Gemmato: ora attendiamo riscontro dal ministro competente. Sono necessari interventi rapidi e forme di collaborazione tra forze dell’ordine e residenti per rendere più efficace il controllo. Non possiamo prendere sotto gamba l’emergenza sicurezza in alcune zone di Lecce: bisogna agire subito".

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