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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Rollo si dimette travolto dall’inchiesta: Rossi nominato commissario straordinario

Il direttore generale dell'Asl di Lecce, indagato dalla guardia di finanza di Otranto per corruzione in concorso, è uscito di scena prima ancora che il gip si esprimesse sulla richiesta del pm di sospensione dell'incarico. La giunta regionale ne ha preso atto

LECCE – Prima ancora di essere interrogato dal giudice per le indagini preliminari Simona Panzera, Rodolfo Rollo ha rassegnato le dimissioni da direttore generale dell’Asl di Lecce. Travolto dall’inchiesta della guardia di finanza di Otranto sul mondo della sanità locale, riguardante una serie di presunti scambi di favori, che annovera al momento venti indagati, di cui cinque agli arresti domiciliari, nonostante non sia stato destinatario di una misura cautelare, ha preferito comunque lasciare la scena.

Il giudice, all’esito dell’ascolto (previsto per il 12 luglio), avrebbe dovuto decidere se sospendere Rollo dall’incarico, come richiesto dal sostituto procuratore Alessandro Prontera, titolare del fascicolo d’indagine. Ma il direttore generale, già provato da recenti problemi di salute (solo il 24 aprile scorso era stato salvato in extremis da un infarto in corso), non ha inteso attendere decisioni esterne. Così la Giunta regionale, riunita oggi, ha preso atto delle sue dimissioni e ha nominato con decorrenza immediata commissario straordinario dell’Asl Lecce Stefano Rossi. Di professione avvocato, Rossi, in passato direttore generale dell’Asl di Taranto, a metà febbraio era tornato a Lecce (di cui è originario) nelle vesti di neo direttore generale dell’azienda ospedaliera “Vito Fazzi”, di fatto un soggetto autonomo rispetto all’Asl.

Rollo, nell’inchiesta in cui fra i personaggi chiave risulta l’ex senatore e assessore regionale al Welfare Totò Ruggeri, è chiamato in causa per una singola, quanto significativa vicenda, che tocca da vicino un’altra persona molto nota in ambito sanitario locale, suor Margherita Bramato, rappresentante legale dell’ente ecclesiastico “Panico” di Tricase.

Stando alle indagini, la dirigente, interessata a implementare i finanziamenti pubblici tramite una collaborazione con l’Asl di Lecce, si sarebbe impegnata affinché l’azienda sanitaria acquistasse prestazioni dialitiche erogate dall’ente “Panico” presso la propria struttura “Santa Marcellina” a Castrignano del Capo; per tale obiettivo, si sarebbe assicurata prima la “disponibilità” in Regione di Ruggeri, e, anche per il suo tramite, dello stesso Rollo.

Di fatto, Ruggeri avrebbe funto da intermediario per velocizzare la pratica, e Bramato, ottenuta la delibera commissariale di Rollo, avrebbe proceduto all’assunzione a tempo pieno e determinato di un familiare stretto di quest’ultimo con l’incarico di dirigente professionale ingegnere nell’ospedale “Panico” di Tricase, attivando all’uopo una nuova funzione di “ingegneria clinica”.

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