LECCE – La scoperta è avvenuta nel cuore della notte. Lo scooter stava andando a fuoco, in via Alessandria. E non c’è stato verso di fermare le fiamme in tempo. Alla fine, di uno Scarabeo Aprilia è rimasto soltanto lo scheletro carbonizzato.

Nessuno sembra che abbia scorto qualcosa, né sono state trovate nelle vicinanze taniche o bottiglie, o comunque residui di liquidioinfiammabile, ragion per cui i vigili del fuoco non si sono espressi sull’eventuale dolosità dell’evento. Tant’è: la polizia sospetta che possa esservi dietro la mano di qualcuno, ma il movente non sarebbe comunque chiaro.

Lo scooter è di proprietà di un uomo che abita in zona, 43enne, già noto e che lavora presso una pizzeria leccese, di cui titolare è il fratello. Ieri notte, intorno alle 23,30, ha posteggiato il mezzo nei pressi di casa, una palazzina nell’ex zona 167, alle spalle di piazza Palio. Poi, all’improvviso, prima dell’alba, il rogo che l’ha devastato.

Sono state alcune chiamate di persone allertate dall'odore di fumo a far scattare in zona i controlli. Oltre ai vigili del fuoco, che hanno scongiurato ulteriori pericoli per altri mezzi, sul posto sono intervenute le volanti di polizia per avviare le indagini. L'uomo ha dichiarato di non aver subito minacce o intimidazioni. D'altro canto, ha anche spiegato di aver collocato in precedenza sullo scooter una batteria più grossa del dovuto e questo, a suo avviso, potrebbe aver innescato il rogo.