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Cronaca

Igiene urbana, appalto da 140 milioni di euro: via libera a Ecotecnica e Axa

Il Tar ha ribaltato il verdetto cautelare riconoscendo la legittimità dell'aggiudicazione al raggruppamento di ditte. Avevano fatto ricorso, per motivi di differente natura, la Monteco la Tradeco. La sentenza depositata stamattina

LECCE – Il Tar ha dato il via libera al nuovo servizio d’igiene urbana della Città di Lecce, un appalto da 140 milioni di euro in nove anni. Il dispositivo della sentenza, emessa dalla terza sezione del Tar di Puglia (presidente Luigi Costantini, Relatore Gabriella Caprini) è stato depositato questa mattina. I giudici del tribunale amministrativo hanno confermato l’aggiudicazione in favore del raggruppamento temporaneo d’imprese costituito tra le salentine Ecotecnica ed Axa, difese in giudizio dagli avvocati Pietro Quinto, Luigi Quinto e Luigi Mariano.

L’aggiudicazione risale al settembre del 2012 ed era stata impugnata dalle ditte Monteco di Campi Salentina e Tradeco di Altamura. La Monteco, esclusa per un vizio dell’offerta economica, ha contestato davanti al giudice amministrativo l’operato della commissione di gara, chiedendo la riammissione della propria offerta e l’esclusione di quella dell’Ati Ecotecnica-Axa per la mancata indicazione degli oneri della sicurezza.

La Tradeco, dal canto suo, ha contestato la legittimità dell’intera procedura di gara chiedendone al Tar la ripetizione integrale. Nell’udienza cautelare dello scorso mese di ottobre, i giudici avevano accolto il ricorso d’urgenza della Monteco, sospendendo gli atti della procedura fino all’udienza di merito, che s’è svolta ieri.

Il Tar, dunque, ora ha ribaltato il verdetto cautelare riconoscendo la legittimità dell’aggiudicazione al raggruppamento capitanato dall’Ecotecnica. Con la pubblicazione questa mattina del dispositivo di sentenza il Tar, infatti, ha accolto il ricorso incidentale proposto dai difensori dell’aggiudicataria con il quale era stata contestata la partecipazione della ditta Monteco per difetto del requisito di partecipazione relativo al capitale sociale minimo. Tale requisito era stato dimostrato in gara dalla ditta di Campi facendo ricorso all’avvalimento di un’altra società esterna alla gara.

Nel corso del giudizio gli avvocati Quinto e Mariano hanno contestato la possibilità di utilizzare l’istituto dell’avvalimento con riferimento a tale requisito, tesi che è stata accolta dal giudice amministrativo.

Con un secondo dispositivo, sempre depositato questa mattina, è stato anche respinto il ricorso dell’altra ditta, riguardante la Tradeco, con conferma della legittimità degli atti di gara e della procedura seguita dalla commissione.

Il nuovo servizio, che, come già detto, avrà una durata di nove anni, introdurrà il sistema della raccolta “porta a porta”, eliminando i cassonetti dalle vie cittadine. A regime, si spera che in questo modo si possa infondere un maggior decoro urbano, incrementando la raccolta differenziata. Con risparmi per i costi di smaltimento e in discarica.

Non si esclude, ovviamente, un ricorso delle due ditte estromesse al Consiglio di Stato, ma, intanto, l’assessore alle Politiche ambientali, Andrea Guido, esprime la sua soddisfazione: “Il risultato raggiunto oggi è di fondamentale importanza per avviare quella che viene considerata una vera e propria rivoluzione nel settore per la nostra comunità: mi riferisco al sistema di raccolta differenziata porta a porta esteso a tutta la città. Un sistema che porterà sicuramente grandi benefici a tutti i cittadini, a cominciare dalla diminuzione delle tariffe pagate da questa amministrazione comunale per lo smaltimento dei rifiuti”.

“Per ottenere questo importante traguardo – aggiunge - , tuttavia, sarà necessario un cambio di mentalità. Per questo faccio sin d’ora un appello al senso civico dei leccesi. Ad ogni buon conto, posso assicurare che metterò in pratica ogni iniziativa utile per semplificare al massimo il previsto passaggio dall’odierno sistema dei rifiuti a quello porta a porta. Infine, voglio ringraziare per il grande lavoro svolto finora il mio dirigente, l’architetto Bonocuore e i miei collaboratori del settore Politiche Ambientali”.

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