Degrado e pericoli: sgomberata una palazzina, dentro si erano infilati in sei
Polizia locale con la Lupiae per murare di nuovo gli accessi sfondati e volanti in via Sozy Carafa, a Lecce, per identificare alcuni extracomunitari. Mentre si attende che le ultime ex case minime siano abbattute. Il cantiere probabilmente nelle prossime settimane
LECCE – Prima finestre e porte erano state murate, ed era il lontano 2013, poi si è provveduto, nel 2018, all’abbattimento delle balconate fatiscenti, per garantire maggiore sicurezza. Ora si attende la demolizione vera e propria di quelle palazzine, quanto ancora resta delle ex case minime di via Sozy Carafa, all’incrocio con via Pozzuolo, nel rione San Pio.
Alla riqualificazione definitiva non dovrebbe mancare molto. Ma nel frattempo, quest’angolo di Lecce che sembra sospeso in un grigio tempo indefinito, mentre intorno tutto è rinato, pulito, ricco di attività commerciali e con una colorita ludoteca laddove sorgeva la porzione di edifici già buttata a terra nel 2012, continua a rappresentare un problema. Degrado, pericoli e persino incendi di spazzatura provocano disagio e proteste nei residenti. I segni dell’ultimo rogo erano ancora freschi, questa mattina, in un angolo in cui qualcuno ha impresso sul muro scrostato una frase minacciosa indirizzata proprio verso chi getta rifiuti.
Le segnalazioni, insomma, non mancano e così oggi – e non è la prima volta che accade, negli anni - la polizia locale si è recata presso uno di questi cadenti edifici con personale della Lupiae Servizi. Obiettivo, murare alcuni accessi sfondati. Negli appartamenti disabitati, infatti, capita che trovino riparo senzatetto, così come accade in altri luoghi di Lecce.
In supporto si sono recate anche diverse volanti di polizia. Dentro il palazzo, infatti, c’erano sei cittadini extracomunitari. Insomma, si è dovuto sgomberarlo e identificare tutti, prima di procedere con i lavori di messa in sicurezza, sotto gli occhi alcuni residenti che si sono affacciati in zona quando hanno iniziato a vedere anomalo viavai di mezzi delle forze dell’ordine in questa nuvolosa domenica.
Ma quanto occorre ancora, a che si possa finalmente arrivare chiudere l’area e avviare il cantiere per la demolizione? Il Comune di Lecce ha tutto l’interesse a concludere l’opera e, secondo quanto spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Marco Nuzzaci, contattato da LeccePrima, nell’arco di una quindicina di giorni si dovrebbero vedere novità concrete. Mancava, infatti, a oggi, l’accordo fra la ditta edile che si sta occupando della demolizione e l’ultimo dei residenti rimasti in uno degli appartamenti dell’area. Accordo che a quanto pare è stato finalmente definito. Si potrà così procedere all’abbattimento degli edifici, al quale seguirà la rinascita di questo spicchio di Lecce.