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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Era ai domiciliari ma con cocaina, bilancino e oltre 2mila euro in contanti

Trovate anche boccette di metadone in casa di un 56enne leccese che solo nel marzo scorso aveva patteggiato tre anni per droga. La perquisizione dei carabinieri

LECCE – Cocaina, anche se per pochi grammi, un bilancino di precisione, metadone e soldi, oltre 2mila euro in contanti, in banconote di vari tagli. Una somma ritenuta più che sospetta e per questo sequestrata con tutto il resto.

Nei guai, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ieri sera è finito Carmelo Capoccia, leccese di 56 anni. Volto noto alle forze dell’ordine, solo nel marzo dell’anno scorso aveva patteggiato tre anni e una multa di 14mila euro, sempre per questioni legate agli stupefacenti.

Il controllo è stato effettuato dai carabinieri della Sezione radiomobile di Lecce che evidentemente avevano sentore di movimenti sospetti nei pressi dell’abitazione del quartiere Rudiae-Ferrovia dove Capoccia risiede e nonostante si trovasse ristretto ai domiciliari, proprio per le precedenti vicende giudiziarie. Una “visita”, quella dei militari, che potrebbe aver colto di sorpresa il padrone di casa. Di fatto, anche se l’avesse voluto, non c’è stato il tempo di far sparire quelle sostanze e quegli oggetti che avrebbero potuto comprometterlo.

E così, durante la perquisizione, i carabinieri hanno trovato in camera da letto un involucro con 2 grammi e mezzo di cocaina, il bilancino e, dentro un borsello, ben 2.025 euro, più quattro boccette senza etichetta contenenti metadone. Tutto finito sotto sequestro, insieme con il cellulare dell’uomo che potrebbe rivelare qualcosa sui contatti intrattenuti.

Capoccia è stato condotto in caserma e, sentito il pubblico ministero di turno, Luigi Mastroniani, dichiarato in arresto, anche se vi è stata immediata liberazione. Il magistrato ha ritenuto che non si dovesse procedere con una misura cautelare ulteriore rispetto a quella già in atto, tant’è che l’uomo è tornato ai domiciliari per continuare a scontare la precedente pena. Resta il fatto che potrebbe essere richiesto un aggravamento della misura cautelare, proprio in virtù di questo nuovo episodio contestato.

In occasione del precedente arresto, quello per il quale l’uomo ha patteggiato, i carabinieri avevano trovato una pietra di cocaina da 31 grammi, più altra sostanza analoga, per 33,96 grammi, e un ulteriore involucro con 1,7 grammi di eroina. Oltre a materiale per il confezionamento e, anche in quel caso, più di 2mila euro in contanti. Capoccia è difeso dall’avvocato Giuseppe Luchena.   

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