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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Piazza Sant'Oronzo

Calci e pugni per un portafogli, acciuffato in mezzo alla folla

Momenti di concitazione, nella tarda serata di ieri, in piazza Santo'Oronzo, proprio nelle vicinanze dei gazebo espositivi. Arrestato per tentata rapina impropria un extracomunitario. Ha cercato di guadagnarsi la fuga

 

LECCE – Calci, pugni e spintoni, fino all’arrivo della polizia. Momenti di concitazione, nella tarda serata di ieri, in piazza Santo’Oronzo, proprio nelle vicinanze dei gazebo espositivi, dove una volante in servizio in zona è stata avvisata da passanti e volontari della protezione civile della presenza di alcuni stranieri che, in atteggiamento sospetto, si aggiravano tra le bancarelle dei presepi, osservando borse e marsupi.

Uno di questi, in particolare, Shanthirakumar Balasingam, 43enne dello Sri Lanka, sarebbe riuscito, anche se solo per pochi istanti, nell’intento, infilando la mano nel marsupio tenuto a tracolla da un uomo e tentando di scappare con il portafogli (dentro, 70 euro e vari documenti). Lo straniero, infatti, è stato inseguito e bloccato e da lì è nata una colluttazione.

Ieri sera c’erano molti visitatori, nel centro cittadino, per la fiera dei pupi e per un giro nei negozi; la prima volante ha quindi dovuto richiedere l’ausilio di una seconda pattuglia, per entrare insieme in piazza, a piedi, e svolgere un controllo. L’attenzione degli agenti è stata così attratta dalla presenza di un capannello di persone nei pressi del bar Alvino. L’agitazione era evidente e nel trambusto, hanno scorto un uomo che cercava di trattenere a fatica uno straniero che, a sua volta, si divincolava. Il loro intervento ha permesso che il sospettato fuggisse.

foto BALASINGAM Shanthirakumar, nato nello Sri Lanka nel’68-2L’uomo che tentava a fatica di bloccarlo, ha poi spiegato agli agenti di aver subito pochi minuti prima del loro arrivo il furto del portafogli e che per questo si era messo alle sue calcagna, rincorrendolo e raggiungendolo. Nel tentativo di fermarlo, aveva così notato che il portafogli era caduto per terra e, mentre si stava piegando per riprenderlo, Balasingam aveva tentato una seconda volta la fuga, per essere subito riacciuffato.

Nella concitazione, la vittima del furto aveva così subìto, stando alla ricostruzione svolta sul momento, strattoni, calci e pugni. Proprio il modo in cui s’è volta l’intera vicenda, ha fatto scattare le manette per tentata rapina impropria, quando, cioè, dopo un taccheggio, per mantenere il possesso della refurtiva o garantirsi la fuga, il malvivente usa violenza nei confronti della vittima. 

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