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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Il sub morto per annegamento. Il pm dispone una perizia sull'attrezzatura

Il medico legale Alberto Tortorella ha effettuato l'esame questa mattina sull'uomo deceduto a Santa Caterina. Difficile però stabilire se all'origine vi sia stato un malore o un malfunzionamento. Proprio per questo motivo verrà affidato dal pm Paola Guglielmi un incarico specifico

LECCE – Antonio Ingrosso, 55enne di Lecce, è morto per annegamento. Difficile però stabilire se all’origine vi sia stato un malore o qualche problema di tipo tecnico.

E’ questo l’esito dell’esame esterno sul corpo dell’uomo, svolto questa mattina presso la camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce dal medico legale Alberto Tortorella, che ha ricevuto l’incarico dal pubblico ministero di turno, Paola Guglielmi. La salma è stata poi riconsegnata alla famiglia. L’uomo, commerciante con una grande passione (e peraltro particolare competenza) per le immersioni in mare, era sposato e aveva un figlio di 23 anni.  

Ingrosso è spirato nel tardo pomeriggio di ieri mentre si trovava al largo di Santa Caterina, marina di Nardò. Si era recato in quel tratto di mare accompagnato in barca da due amici. Lui, nel suo mare, mentre l’Italia intera negli stessi istanti si era ritrovata davanti alla televisione per seguire le sorti della Nazionale.

Era stata prevista un’immersione di 25 minuti. Dopo una decina di minuti appena, però, l’allarme, ma è stato tutto inutile. A bordo i suoi amici hanno caricato un uomo ormai in agonia e morto poco dopo, nonostante l'allarme sia stato lanciato subito. Sul posto è sopraggiunto il gommone della guardia costiera con un medico. L’ambulanza era sul molo di Santa Caterina, ma l’intervento s’è rivelato inutile.

Intanto, il pm Paola Guglielmi ha disposto una perizia sull’attrezzatura trovata nella barca, a partire da bombole ed erogatore. Si dovrà stabilire se all’origine possa esservi stato qualche malfunzionamento.  

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