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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Detenuto si suicida con il gas, inutile l'intervento dell'agente in servizio

Vittima, un 40enne brindisino. Insorge l'Osapp "C'è anche mancanza di supporti informatici e di sorveglianza per il controllo"

LECCE – Nuova tragedia nel carcere di Lecce. Ieri pomeriggio, verso le 14, nel reparto circondariale C1 2° sezione, denominata Reis (Reparto elevato indice di sicurezza), un detenuto 40enne di origini brindisine con reati legati agli stupefacenti e con problemi di adattamento al sistema carcerario (e, parrebbe, anche con problemi di convivenza con altri reclusi), si è tolto la vita con l'inalazione di gas. L’ha fatto attraverso le bombolette in dotazione, del tipo da campeggio.

A diffondere la notizia è oggi il vicesegretario regionale dell’Osapp Puglia, Ruggiero Damato. “Tale episodio fa emergere ancora una volta le criticità del sistema penitenziario, in particolare la gravissima carenza di polizia penitenziaria soprattutto nel ruolo agenti e assistenti”, commenta  Damato, il quale ricorda i “turni massacranti, che variano dalle 8-10-12 ore consecutive, spesso senza avere la possibilità di consumare una bevanda fresca, vista anche la chiusura del locale spaccio da circa due anni”.

Damato registra anche “la mancanza di supporti informatici e di sorveglianza per il controllo” di soggetti con vari tipi di problematiche e problemi di adattamento al sistema penitenziario. E, dunque, nemmeno con l'intervento in primis del poliziotto in servizio nella sezione, al quale va il plauso di Damato, e subito dopo dei sanitari, non si è riusciti a salvare la vita del detenuto.

“Ogni perdita di vita è una sconfitta per tutto il sistema penitenziario”, aggiunge Damato, ricordando che certe situazioni segnano in modo indelebile anche coloro che intervengono e non riescono, purtroppo, a evitare il peggio. E l’indice dell’Osapp è puntato verso le autorità, ministero Dap, dirigenti a vari livelli: “Considerano i poliziotti manovalanza a basso costo. Ma avere una polizia penitenziaria più motivata, incentivata e rispettata, farebbe bene agli agenti e ai detenuti”.

Intanto, il pubblico ministero di turno, Francesca Miglietta, sul caso conferirà l'inarico al medico legale Alberto Tortorella per eseguire un'autopsia.

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