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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Stadio / Via Merine

Rapina e furto in casa in pochi giorni. E furfanti di nuovo anche nel Comune

Topi d'appartamento in una traversa di via Merine, a Lecce. La proprietaria ha trovato la porta spalancata e la casa a soqquadro. E meno di due settimane prima era già stata vittima di una rapina nei pressi del box. Taurisano: per l'ennesima volta "visito" il Municipio

LECCE – Una rapina e un furto a distanza di una quindicina di giorni. Succede alla periferia di Lecce, dove la città si espande verso sud. Protagonista – suo malgrado – è una donna che risiede in una traversa di via Merine, in un’area di recente edificazione. Un vero incubo, ben noto anche al vicinato. Alcuni residenti, infatti, questa sera si sono accostati sconcertati alla villetta oggetto dell’intervento per capire cosa stessa accadendo, quando hanno visto le volanti di polizia arrivare sul posto a tutta velocità, per poi scoprire che la vittima era sempre la stessa.

Tutto s’è consumato in pochi minuti, nelle ore serali. Erano circa le 19 quando i ladri hanno fatto capolino all’interno di un’abitazione al pian terreno. L’allarme è scattato, il segnale è giunto direttamente sul cellulare della proprietaria, che è rientrata ed ha scoperto la porta spalancata. Ha temuto che i malviventi fossero ancora all’interno e non ha avuto il coraggio di avvicinarsi, fin quando non ha sentito le spalle protette dalle forze dell’ordine.

Fresco, infatti, era il ricordo di quanto accaduto meno di due settimane prima, quando ignoti incappucciati l’avevano minacciata entrando di soppiatto nello stabile e sbucando dal box, rapinandola, non sapendo nemmeno quantificare il numero esatto di persone per quanto fulminea era stata l’azione. Uno soltanto si sarebbe fatto avanti nell’occasione, ma non è detto che nelle vicinanze non vi fossero complici. Una vicenda con pochi dettagli, anche perché aveva prevalso lo choc.

Impossibile capire quanti fossero, però, soprattutto questa sera, visto che quando la stradina s’è popolata, del furfante (o della banda) non c’era davvero più alcuna traccia. La polizia ha impiegato pochi minuti a raggiungere la località, nonostante sia piuttosto decentrata, ma ormai il colpo era stato consumato. L’abitazione è stata trovata a soqquadro e ancora non è facile capire quanti oggetti preziosi siano spariti. In casa, però, la donna non custodisce valori particolari.       

Una cosa è certa: la microcriminalità è un fenomeno sempre vivo a Lecce e in provincia, quasi a voler confermare la crescita registrata nell’ultimo decennio dal Censis (dati della ricerca pubblicati proprio nei giorni scorsi), con punte di massima negli ultimi anni. E a farne le spese sono sia i privati, sia le istituzioni pubbliche. La notte scorsa, infatti, ancora una volta qualcuno ha fatto ingresso all’interno del Municipio di Taurisano. Era già successo la notte fra 5 e 6 dicembre e, prima ancora, a metà gennaio.

I malviventi sono probabilmente “topolini” locali che non sembrano ambire a grandi traguardi. Si sono concentrati, infatti, come sempre solo sul denaro contenuto nei due distributori di bevande (danno da quantificare), tralasciando documentazione o altro. Nulla a che vedere con i furti di carte d'identità registasti in passato in altre località salentine. Eppure, quel luogo resta facile preda, anche perché il Comune continua a non essere dotato di allarme e le videocamere non sono ancora funzionanti. E così, basta una semplice effrazione al portone d’ingresso per chi ha una certa confidenza con arnesi da scasso e il gioco è fatto.     

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