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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Leuca / Viale XX Settembre

Il Terra Rossa non si arrende: dopo il primo sgombero occupato l'ex Inpdap

L'edificio di via XX Settembre s'è popolato di attivisti. Una comunicazione su Facebook per illustrare il ritorno

LECCE – Uno striscione steso sul balcone del secondo piano. ll segno più distintivo che il collettivo Terra Rossa non si arrende. Arrivando a occupare un altro stabile in città. Passando nel pomeriggio in via XX Settembre, proprio alle spalle del muro perimetrale dell'istituto Suore Marcelline, era possibile vedere i giovani già all’opera, per ripulire e rendere abitabili quelli che un tempo erano gli uffici pullulanti di impiegati dell’Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica. C'era il primo appuntamento della nuova avventura in vista, un'assemblea alle 19.

Qui, dunque, nella sede un tempo dell'Inpdap, sorgerà il nuovo centro sociale autogestito, come spiega lo stesso Csoa Terra Rossa con una propria comunicazione su Facebook. Costretti a uscire dall’ex asilo “Angeli di Beslan”, in via Casavola, gli attivisti hanno comunque continuato la loro attività sociopolitica. E spiegano: “Oggi ancora una volta rivendichiamo il diritto dei cittadini di riappropriarsi degli spazi pubblici abbandonati per riportarli in vita e restituirli al territorio”.

Lo stabile non è stato scelto a caso. Si trova in quello che, secondo Terra Rossa, è “un quartiere ricco di contraddizioni”. Nello spazio di poche centinaia di metri, infatti, si trovano, fra gli altri, l’ex Galateo, il vecchio “Vito Fazzi”, l’ex asilo di via Pantelleria e il palazzo che ospitava il Genio civile, nella parallela via Don Minzoni. “Il cimitero di una società un tempo basata sui dritti e i servizi al cittadino”, spiegano. “Decine di migliaia di metri quadrati su cui sorgono strutture che in passato sono state un punto di riferimento a livello sociale e sanitario per la città e l’intera provincia. Strutture di proprietà pubblica, regionale, comunale, provinciale e statale, oggi abbandonate al degrado”, puntualizzano.

Dunque, sono previste nuove iniziative su battaglie sociali e difesa del territorio. E vi saranno le consuete attività gratuite, aggiugono, come “ludoteca popolare, biblioteca sociale, sala studio, doposcuola, ambulatorio, consultorio, centro servizi alla cittadinanza con consulenza legale, sociale e psicologica, servizio di patronato messo a disposizione di cittadini e lavoratori, scuola di musica”. Previsti anche l’attivazione di una web radio, di una sala prove per giovani musicisti, scuola d’arte di pittura e scultura e teatro.

Tornerà anche l’Università popolare “Asylum”, alla quale collaborano docenti che operano nell’ateneo, e sono previste inchieste, in primis una sui lavoratori nel mondo del turismo e del commercio.

E’ durata 55 giorni, ricordano, l’occupazione dell’ex asilo “Angeli di Beslan”. Poi è arrivato lo sgombero. L’amministrazione comunale si è riappropriata del suo bene. Per Terra Rossa, però, semplicemente riportandola al degrado originario.

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