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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Travolto dal treno delle Fse mentre raccoglie frutti, muore sul colpo un uomo di 69 anni

La tragedia questa mattina intorno alle 8,45 lungo il tratto ferroviario Novoli-Carmiano, in un punto di campagna nei pressi di Villa Convento, frazione di Lecce. La vittima è Vito Paladini, 69enne di Carmiano. La ricostruzione s'è svolta ascoltando i testimoni, in primis il macchinista

VILLA CONVENTO (Lecce) – Tragedia alle prime ore del mattino lungo una tratta delle Ferrovie Sudest. A perdere la vita in quello che si è subito profilato come un fatale incidente, un uomo originario di Carmiano, Vito Paladini, di 69 anni, che intorno alle 8,15 si trovava a ridosso della massicciata ferroviaria.

Dalla prima ricostruzione effettuata dalle forze dell’ordine, pare che l’agricoltore carmianese si fosse recato nei pressi del passaggio a livello del paese per cogliere dei fichi d’India dalle piante spontanee che abbondano proprio sul margine della strada ferrata.

Una vera e propria disgrazia, quella avvenuta in mattinata nei pressi della frazione leccese, che ripropone la questione della messa in sicurezza dei tratti ferroviari interprovinciali e della facilità di accesso agli stessi da parte di chiunque.

L’episodio odierno, avvenuto quasi a metà del tratto che collega Novoli a Carmiano, in un punto di aperta campagna, non cambia poi molto le cose. Il 69enne agricoltore ha perso la vita per quella che potrebbe dirsi una fatalità. Ma la dinamica dell’incidente e il fatto che l’anziano sia stato letteralmente sbalzato a causa dell’impatto con la motrice in corsa racconta una tragedia, purtroppo, uguale a tante altre.

Paladini era giunto sul posto con la propria auto, che aveva parcheggiato nelle vicinanze della casa cantoniera, e doveva essersi incamminato di buon’ora, verosimilmente quando l’aria era ancora fresca, per raggiungere il punto dove le piante appartenenti alla famiglia delle cactaceae crescono rigogliose, a circa 800 metri di distanza. Munito di una cesta e una canna, forse per farsi largo tra gli sterpi e le pale spinose, l’uomo stava riempiendo di bacche succose il suo paniere quando è sopraggiunto il treno.

Sul luogo della tragedia

 

Il macchinista, in evidente stato di shock al momento di riferire l’accaduto, non avrebbe notato la presenza di Paladini il quale, forse, era chino oppure si trovava sul declivio costituito da pietrisco e, dunque, più basso rispetto alla linea di orizzonte.

Soltanto il tonfo sordo e improvviso avrebbe indotto il macchinista a rallentare e poi ad arrestare la corsa del treno. In ogni caso troppo tardi. Una volta sceso per accertarsi contro che cosa avesse impattato il veicolo, il conducente del mezzo ha constatato con orrore che si trattava di un essere umano. Il malcapitato probabilmente si trovava di spalle al treno e potrebbe non essersi accorto del convoglio in arrivo.

La vittima, molto conosciuta in paese, era il suocero del vicesegretario comunale e lascia una moglie e due figli. Alcuni dei concittadini sono accorsi non appena appresa la triste notizia dicendosi sconvolti per la circostanza che, stando alle testimonianze, non era abituale. La linea ferroviaria, rimasta bloccata per ore, è stata ripristinata soltanto intorno a mezzogiorno.

Per i rilievi sul posto sono subito intervenuti gli agenti della sezione volanti e gli uomini della polizia ferroviaria di Lecce, insieme ai carabinieri della compagnia di Campi Salentina e della stazione di Carmiano e ai sanitari del 118. Stando alle impressioni del medico legale, l’anziano sarebbe deceduto nell’istante stesso dell’impatto. Sul luogo dell’incidente s’è recato anche il pm di turno, Giovanni Gagliotta. 

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