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Cronaca

Tagli al servizio di pulizie nell’università. I lavoratori protestano contro il Consorzio

Sit - in presso l'ateneo organizzato dal sindacato Usb: "Conesp, aggiudicatario dell'appalto, ha rifiutato l'incontro". La riduzione del monte ore e le presunte decurtazioni "illecite" sulla quattordicesima al centro della polemica

LECCE - Il taglio del servizio di pulizie, disposto dall’università del Salento, continua a provocare malumori tra i lavoratori del consorzio Conesp, aggiudicatario dell’appalto. Tant’è che oggi alcuni di loro, insieme al sindacato Usb, hanno presidiato la sede dell’ateneo salentino, in occasione dell’arrivo dei vertici aziendali. Premendo per ottenere un incontro mai avvenuto.

La rivendicazione dell’Unione sindacale di base, però, non è iniziata oggi. Appena un mese  fa, nel corso di un incontro con  l’amministratore legale del consorzio, Usb aveva sollevato i primi, “serissimi” problemi relativi alla qualità, l’organizzazione e la sicurezza sul posto di lavoro. Rivendicando, in prima battuta, l’aumento del monte ore che è fermo ad appena 16 ore la settimana, molto al di sotto di quanto previsto contratto di appalto.

Il taglio del monte ore ha un’origine lontana che deriva sia da una condizione di liquidità non ottimale all’interno dell’ateneo, sia da un conseguente accordo firmato dai sindacati confederali che ha incontrato la forte opposizione dell’Unione sindacale di base. L’università , pochi mesi addietro, ha optato per una contrazione del servizio ed una riduzione delle aree destinate alla pulizia, per superare l’impasse del disagio economico.

Conesp ha scelto di mantenere intatti i livelli occupazioni, continuando ad operare in regime di proroga. Il tutto in attesa dell’aggiudicazione definitiva della nuova gara d’appalto che però è ferma,  in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato sul ricorso presentato dalla seconda esclusa, la ditta La Cascina.

La contrazione delle attività si è riversata, però, sulle tasche dei lavoratori il cui stipendio non supera le 400 euro, a fronte di un’attività svolta all’interno di tutti i plessi universitari. Ma il lavoro effettivamente svolto, spiega il segretario regionale Salvatore Caricato “valica il normale carico di attività e non è retribuito”. Queste ore di straordinario non liquidate, in altre parole, vengono accumulate all’interno della  Banca delle ore.  Anche se, nei fatti, l’operazione si sarebbe tradotta in “una decurtazione economica sulla quattordicesima”.

Un taglio sulla busta paga operato “illegittimamente”, quindi,  che ha convinto il sindacato Usb ad aprire un contenzioso legale: “Il Consorzio Conesp ha prelevato dalla quattordicesima quella parte di retribuzione che spettava, invece, ai lavoratori”.

L’incontro di marzo si concluse con l’impegno, da parte dell’azienda, di fornire delle risposte in tempi brevi. Ma il tempo è trascorso nel più completo silenzio. Oggi non è andata meglio perché il tentativo di riaprire i termini della discussione con il Consorzio è stato del tutto vano. “Non hanno voluto incontrarci a causa di un mancato preavviso, ignorando la nostra lunga attesa” avvisa  Caricato che preannuncia una lunga battaglia. “Questi lavoratori hanno tutti il diritto di ottenere un aumento del loro orario di lavoro. Non possono tirare avanti con questo misero stipendio”.

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