rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Rudiae / Piazza Muratori Filippo

Vigilanti sul piede di guerra. Presidio all’ingresso dell’ospedale “Vito Fazzi”

I diciassette dipendenti di Velialpol srl, con il passaggio di testimone sull’appalto, rimangono a casa. Securpol Security non avrebbe rispettato l’obbligo di rilevarli, operando nuove assunzioni. Lunedì manifestazione in prefettura

LECCE – I vigilanti in servizio presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce questa mattina hanno occupato l’ingresso del nosocomio. Per poi dirigersi nella sala della direzione sanitaria in cui si sono riuniti in un presidio permanente, in attesa dell’incontro di lunedì mattina in prefettura che dovrebbe sciogliere i nodi della delicata vertenza.

I dipendenti Velialpol srl, in tutto diiassette, da oggi sono ufficialmente fuori dai giochi. Come denunciano i sindacati, il cambio d’appalto del lotto 1 della gara di vigilanza indetta dalla Asl di Lecce è avvenuto, infatti, senza l’azienda subentrata, Securpol Security, rispettasse l’obbligo di assorbire l’intera forza lavoro. Così come previsto, invece, dall’articolo 27 del contratto di categoria che pone il vincolo del passaggio diretto e immediato, senza necessità di un periodo di prova per il personale precedentemente impiegato.

“La nuova ditta - spiega Vito Perrone di Cisal -, inizialmente intenzionata ad assumere solo quindici unità, oggi ha preso regolare servizio ed ha proceduto addirittura ad integrare nell’organico tre nuove persone, lasciando per strada gli altri lavoratori”.

Gli animi dei manifestanti sono accesi: i lavoratori che aspiravano a subentrare in servizio, in virtù di un “diritto negato” secondo i sindacati, si sarebbero visti scavalcare da altro personale appositamente scelto.

Le segreterie di Fisascat Cisl, Filcams Cgil, Uiltucs Uil, Cisal e Ugl, hanno presentato richiesta congiunta di convocazione presso la prefettura di Lecce, ricordando come già nell’ottobre del 2012 la stessa Asl di Lecce, con nota firmata dal direttore Valdo Mellone, avesse invitato Securpol Security al rispetto di quanto previsto nei procedimenti.

“Quanto accaduto è di particolare gravità, in quanto fa emergere il discrasie di appalti al massimo ribasso e di come alcune aziende operino nonostante regole accettate dalle stesse al momento della partecipazione dei bandi di gara”, aggiungono Vito Perrone di Cisal e Antonio Verardi di Ugl.

La nuova ditta, quindi, risulterebbe del tutto inadempiente rispetto a quanto previsto dal capitolato d’appalto: ossia l’obbligo utilizzare per tutta la durata del servizio il personale esistente, in misura proporzionale alla quantità di servizi appaltati. 

“I lavoratori dipendenti degli istituti di vigilanza stanno vivendo un momento di difficoltà senza precedenti – precisa Verardi - . E’ inammissibile che dipendenti impiegati in un settore così delicato, che ha visto il sacrificio di vite umane e che vede un ripetersi di situazioni di rischio molto alte, debbano subire la paura dell’instabilità professionale, per ragioni in molti casi non adeguatamente specificate”.

La richiesta di convocazione, inoltrata dai sindacati, si estende a tutti gli istituti di vigilanza del territorio, considerato il concreto rischio che corrono i livelli occupazionali. Ma la prospettiva è chiara: in mancanza di un accordo, la lotta proseguirà ad oltranza e i lavoratori si dicono già pronti ad accedere alle vie legali.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vigilanti sul piede di guerra. Presidio all’ingresso dell’ospedale “Vito Fazzi”

LeccePrima è in caricamento