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Cronaca Via Duca degli Abruzzi

Bivacco, risse e prostituzione: giro di vite della polizia in via Duca degli Abruzzi

Denunce e anche un arresto. E poi controlli a tappeto nei locale e anche in un paio di appartamenti dove si trovavano diverse prostitute straniere. E' iniziata in questo modo la serie di controlli pianificati della questura in alcune vie specifiche del centro storico

LECCE – Giro di vite in via Duca degli Abruzzi e strade limitrofe, fra cui via Carlo Russi. Dopo gli incontri con amministratori pubblici locali e un piano stabilito di recente in Prefettura, la polizia ha iniziato a “sondare il campo” con controlli pianificati.

Angolo del centro storico di Lecce dove l’emergenza è pane quotidiano per via di risse, aggressioni e atti vandalici, nemmeno l’installazione di videocamere di sorveglianza collegate alla centrale operativa della questura sembra aver posto un vero e proprio argine al fenomeno. Risale appena alla notte fra il 5 e il 6 aprile scorso l’ultima follia: l’aggressione di un marocchino da parte di un somalo con una punta di trapano in mano.

Il problema è particolarmente diffuso per via anche del commercio ambulante abusivo, della vendita di prodotti contraffatti e della pirateria audiovisiva e informatica, dell’accattonaggio e della prostituzione. Tutto un corollario di situazioni che spesso conducono ad attriti fra chi queste zone frequenta. Per la disperazione dei residenti, che ormai vivono con il dito sul tasto del telefono per contattare di continuo il 113.

Ieri sera, dunque, personale della squadra mobile ed equipaggi del reparto prevenzione crimine “Puglia meridionale”, hanno proceduto a una serie di verifiche, sia in strada, sia in alcuni esercizi commerciali. Sono state identificate trentotto persone e controllati tre esercizi commerciali.

La polizia ha anche fatto irruzione in due appartamenti. Dentro c’erano quattro cittadine colombiane e una peruviana, che esercitano la prostituzione. Sempre durante i controlli, una donna è stata denunciata a piede libero per porto abusivo di arma impropria: una 50enne originaria di Bollate (nel milanese) è stata infatti trovata all’interno di un locale con addosso un grosso coltello da cucina.

Non è mancato nemmeno un arresto. Anna Maria Onofri, 45enne originaria di Alatri, in provincia di Frosinone, deve risponde dell’inosservanza della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. La donna è stata fermata mentre bivaccava, insieme ad un’altra persona gravata da precedenti penali, in un orario in cui avrebbe palesemente violato le prescrizione, dovendo rientrare in casa entro le 21. In tutto questo, avrebbe anche violato l’obbligo di portare con sé la carta precettiva.

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