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Cronaca

Lei in prognosi riservata, lui in manette: ancora violenze su una donna

I poliziotti sono intervenuti nel quartiere Rudiae a Lecce: una ragazza ha riferito di essere stata picchiata per motivi di gelosia. Il compagno, un 27enne di origini albanesi, è stato arrestato in flagranza di reato e posto ai domiciliari

LECCE - L'ennesimo caso di violenza sulle donne. Di nuovo maltrattamenti e percosse ai danni di una giovane. E a finire in manette è stato un 27enne albanese, arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate, e poi condotto presso la Casa circondariale di Lecce.

I fatti sono avvenuti nella prima mattinata di giovedì 23 settembre quando i poliziotti delle Volanti della questura di Lecce sono intervenuti d'urgenza presso un'abitazione del quartiere Rudiae. Ad allertare la questura sono stati alcuni cittadini spaventati per le urla disperate di una donna che provenivano dal quarto piano di un condominio.

Una donna ha aperto la porta agli agenti, confermando d’aver sentito urlare la sua coinquilina chiusa nella stanza. I poliziotti hanno effettivamente trovato la coppia stesa sul letto. Questa la terribile scena: una 27enne leccese, palesemente tramortita, e un 27enne di nazionalità albanese che dormiva profondamente. La donna dopo essersi alzata a stento e barcollante, ha raccontato la sua versione dei fatti, denunciando le percosse e i maltrattamenti subiti e di essere stata colpita anche con una bottiglia, da quello che doveva ormai essere il suo ex compagno.    

Il viso della giovane presentava grosse tumefazioni sulla fronte e ferite al naso e alla bocca. La ragazza ha poi riferito di essere stata picchiata dal suo compagno per motivi di gelosia e che, da tempo, era vittima di violenze e maltrattamenti. Fino a quel momento, però, non aveva sporto denuncia per paura delle possibili ripercussioni.

La giovane, ricoverata presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, è in prognosi riservata: ha riportato un trauma cranico e una frattura al volto. Attraverso il racconto molto sofferto della ragazza, i poliziotti hanno verificato che in altre due occasioni il cittadino albanese, con precedenti per spaccio, le aveva provocato lesioni personali per le quali erano stati necessari dei punti di sutura.

Di contro l'uomo ha respinto le accuse, riferendo di essere stato chiamato dalla sua compagna, che aveva subito un incidente stradale, e che una volta giunto in casa era scoppiata poi un lite tra i due, ma che le ferite riportate dalla donna erano riconducibili al sinistro stradale e non alle violenze riferite dalla malcapitata.  

Al termine delle indagini il 27enne, difeso dall'avvocato Rita Ciccarese, è stato arrestato in flagranza di reato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. Il gip Laura Liguori nell'ordinanza di convalida ha disposto per lui gli arresti domiciliari.  

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