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Cronaca Castrignano del Capo

Due sbarchi in poche ore, 179 i migranti: fra loro donne e bambini piccoli

Il primo avvistamento a metà mattinata. La maggior parte sono risultati siriani, fra loro c'erano anche diverse famiglie. Nel pomeriggio, un secondo gruppo è stato intercettato a 20 miglia da Leuca

SANTA MARIA DI LEUCA – Prima ottantatré migranti, poi, mentre erano in corso le operazioni di sbarco, la notizia di un secondo natante avvistato a circa 20 miglia dalla costa e la corsa in mare delle motovedette per verificare se vi fosse davvero una seconda ondata in avvicinamento.

Così era. In procinto di arrivare sulle coste del Salento, altri novantasei stranieri. Tanto che da questa mattina, e fino a sera inoltrata, tutti gli operatori coinvolti sono rimasti a Santa Maria di Leuca per gestire una situazione d’emergenza che doveva contemplare non solo l’accoglienza e il soccorso di eventuali feriti, ma anche la necessità di trovare adeguata sistemazione. Con gli sbarchi avvenuti in precedenza, infatti, Masseria Ghermi, a Lecce, e lo storico centro di prima accoglienza Don Tonino Bello di Otranto sono ormai al limite della capienza. E, con l’interessamento della Prefettura, almeno per il secondo arrivo, si è deciso per un trasferimento verso Crotone.

Una giornata campale

Quella di oggi è stata una giornata campale, anche se il Salento è da decenni, ormai, interessato da un fenomeno migratorio dall’area balcanica orientale – Turchia e Grecia – un po’ sottotraccia, dal punto di vista mediatico. Tanto che i 179 (questo il numero complessivo) approdati oggi in un solo giorno, rappresentano tutt’altro che un record, per chi ha ricordi – solo per citare un evento di proporzioni davvero notevoli – dell’arrivo di quasi 800 siriani su una nave, avvenuto a Gallipoli nel capodanno del 2014. Evento che portò, in seguito, a quattro condanne. Tuttavia, era da tempo che non si verificava un arrivo così corposo, da sfiorare le 200 presenze divise fra due imbarcazioni. E molti segnali, osservando soprattutto i luoghi di provenienza dei migranti e ricordando le situazioni di crisi in atto dei loro Paesi d’origine, indicano che non ci sarà un rallentamento. Anzi.  

Il primo sbarco a metà mattinata

Il primo sbarco a Santa Maria di Leuca è avvenuto a metà mattinata. I migranti erano stipati, uno addosso all’altro, non nel solito veliero, ma all’interno di un grosso peschereccio. Ottantatré in tutto, fra loro anche donne e bambini, alcuni dei quali molto piccoli. Sono stati i militari della guardia di finanza, con le loro motovedette, ad accostarsi all’imbarcazione, per poi scortarla verso la marina di Castrignano del Capo.

Non c’era nessuna alla conduzione del natante. Si presume che gli scafisti siano riusciti ad allontanarsi prima che la barca fosse notata, tanto più che il primo avvistamento è stato fatto da un elicottero dei finanzieri, quando il peschereccio si trovava a una decina di miglia dalla costa.

Arrivati in porto intorno alle 11,30, sul molo, oltre a carabinieri dipendenti dalla compagnia di Tricase e agenti di polizia del commissariato di Taurisano, ad attendere gli ottantatré stranieri c’erano gli operatori della Croce rossa italiana, preventivamente messi in allerta, per consegnare i primi generi di conforto e provvedere alle eventuali cure. Una donna, fra i vari appena approdati, stremata dalla navigazione, che deve essere stata lunga ed estenuante, è stata soccorsa dopo essere stata colta da un lieve malore appena scesa a terra. Per fortuna, nulla di grave.

L'arrivo dei migranti a Leuca

Non tutti i minori a bordo erano in compagnia di adulti. Un paio hanno affrontato la traversata da soli, senza i propri nuclei famigliari. Nel gruppo, otto donne siriane e sei minori accompagnati, altri due minori, sempre siriani (da soli), quarantasette uomini siriani, una donna e cinque uomini palestinesi con tre minori accompagnati al seguito, quattro donne e tre uomini afgani, più due minori (sempre accompagnati), un uomo e un minore iracheni. Il gruppo è stato poi condotto verso il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto.

In serata il secondo sbarco

608dca8e-d1a5-45f6-a0e6-badc87e5c1c3-2Ma, intanto, erano già in atto avvisaglie di un secondo avvicinamento. Tutto nato da una richiesta di soccorso raccolta dalla sala operativa della guardia costiera di Gallipoli. I militari hanno così coordinato le ricerche di una barca a vela che è stata intercettata dalla motovedetta Sar Cp 848 a circa 20 miglia marittime dal Capo di Leuca. Anche in questo secondo caso, la barca è stata abbordata e condotta nel porto di Leuca. E qui il gruppo, composto, anche in questo caso da numerosi minori, vi è arrivato intorno alle 17.

Video | L'arrivo nella serata a Leuca

Più che probabile che le due imbarcazioni siano partite quasi in contemporanea, visti i tempi e le nazionalità. A bordo della seconda barca, infatti, c’erano venti siriani, tre pachistani, otto iracheni, trentotto afghani, diciotto iraniani, quattro palestinesi e cinque turchi. Venti fra loro, minori non accompagnati. E mentre questo secondo, corposo gruppo, come detto, sarà destinato verso Crotone, in Calabria, sono in corso le indagini del pool interforze della Procura di Lecce per capire se in mezzo si nasconda qualche soggetto facente capo alle organizzazioni criminali che gestiscono i traffici di vite umane lungo le tratte marittime che conducono al Salento.

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