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Cronaca Leverano

Minacce di morte, proiettili e due inquietanti occhi disegnati per il parroco

Sgomento a Leverano per la notizia dell'intimidazione a don Antonio Valentino. La missiva recapitata nella sua abitazione forse perché il messaggio fosse più diretto

LEVERANO – Leverano s’è svegliata sgomenta, oggi, apprendendo la notizia che il parroco della chiesa Santissima Annunziata, don Antonio Valentino, era stato vittima la mattina precedente di un atto intimidatorio. Tre proiettili in una busta e un foglio con una scritta eloquente: “La tua vita si spegnerà come una candela”.

O meglio, volendo riportare il tutto graficamente in modo preciso, sul foglio appariva esattamente così, a caratteri cubitali e a stampatello: “LA TUA VITA…. SI SPEGNERA’ COME UNA CANDELA…..”. All’apparenza, per quella frase, stampata su un foglio, è stato usato il carattere Arial, fra i più comuni. Ad accompagnarla nella busta, come detto, c’erano i proiettili: uno 19x21 e gli altri calibro 38.

E’ stata l’edizione odierna de “La Gazzetta del Mezzogiorno” a svelare l’episodio. Qualche approfondimento, ci ha permesso scoprire oggi qualche ulteriore dettaglio rimasto ancora inedito.

Un fatto che potrebbe essere rilevante, ad esempio, e che ancora nessuno conosceva, è che sotto la scritta appare un disegno. Non è molto usuale che accada in messaggi come questo. Il disegno è stato realizzata a mano con una penna. Rappresenta due occhi sormontati da sopracciglia e due linee in mezzo per accennare al naso.

La mano che ha composto lo schizzo è dotata di discrete capacità artistiche. Gli occhi sono stati tratteggiati con minuzia di particolari: il taglio, le palpebre, la pupilla, le pagliuzze, persino due pallini che indicano il riflesso della luce. Collocati, come sopra anticipato, al di sotto della minaccia scritta, i due occhi, piuttosto grandi e ben visibili, sembrano fissare direttamente chi si sofferma a osservarli, fornendo un significato inequivocabile: "Attento, ti osservo". E rendendo ancor più inquietante il messaggio finale nel suo complesso.   

Altro particolare inedito: la missiva non è arrivata in chiesa. Don Antonio l’ha trovata nella cassetta della posta della sua abitazione, nel centro di Leverano. Questo lascia intendere in modo evidente che il misterioso latore di minacce di morte conosca bene la sua vittima o che comunque abbia appreso informazioni minuziose.

Spedirla al domiclio ha un effetto diverso, rispetto all'invio in chiesa. La scelta non sembra casuale, ma ponderata. In un certo qual modo si accompagna a quegli occhi, perché in questo caso colui che formula la minaccia sembra voler dire: "Attento, so sempre dove trovarti". 

Il parroco, però, per il momento sembra che non abbia saputo indicare un movente ai carabinieri della stazione locale e della compagnia di Campi Salentina. E' stato lui stesso a chiamarli perché prendessero il tutto in consegna. Le indagini, peraltro, sono in una fase assolutamente embrionale, perché lo stesso parroco non ha ancora formalizzato una denuncia. Lo farà nelle prossime ore.

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