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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Leverano / Via Michelangelo Buonarroti

Evaso si barrica e tenta di saltare con bombola di gas: salvato in extremis

Mario Leone, 52enne di Leverano, destinato agli arresti domiciliari, era fuggito ieri in maniera rocambolesca dal reparto di psichiatria del "Fazzi". Rintracciato questa mattina nella sua abitazione, i carabinieri hanno dovuto saltare dai terrazzi e rompere le finestre per bloccarlo

LEVERANO – Aveva una bombola del gas in mano, aperta, e nell’altra impugnava un accendino. I carabinieri hanno fatto davvero in tempo. Hanno fermato Mario Leone, 52enne di Leverano, mentre, barricato in casa stava cercando di farsi saltare in aria. Con il rischio di danneggiare la sua abitazione e quelle vicine, uccidere se stesso e qualche incolpevole passante.

Leone, pregiudicato e destinato ai domiciliari, è l’uomo che nel primo pomeriggio di ieri era riuscito a scappare in maniera rocambolesca dal reparto di psichiatrica del “Vito Fazzi” di Lecce, dov’era stato ricoverato proprio in seguito a un precedente tentativo di suicidio. Come? Semplicemente spaccando una finestra, fuggendo a piedi e facendo perdere le tracce per un giorno interno.

Polizia e carabinieri l’hanno cercato invano fra Lecce, Leverano e zone vicine, fin quando, in un momento imprecisato (probabilmente a notte fonda o all’alba) non è riuscito a rientrare nella sua abitazione, nel centro della "Città dei Fiori".

I suoi movimenti però sono stati notati da qualcuno che ha chiamato i carabinieri della stazione locale. Al loro arrivo, la scena s’è presentata davvero particolare: Leone si era asserragliato dentro, con le porte chiuse, le chiavi girate nelle serrature, sedie e mobili per sbarrare l'ingresso.

Per entrare, i militari hanno dovuto farsi aprire la porta di uno stabile vicino, saltare da due terrazzi e infilarsi nella sua proprietà, dal retro. Ed è stato in quel momento che hanno visto la sagoma immobile, con bombola e accendino vicino.

Questione di istanti: a rischio della loro stessa vita, i carabinieri hanno sfondato il vetro e si sono catapultati all’interno, l’hanno immobilizzato e caricato nella pattuglia. Poi, con il supporto dei vigili del fuoco, nel frattempo intervenuti a loro volta, hanno fatto il giro delle stanze, spalancando tutte le porte e le finestre per dare aria ai locali.

Leone, intanto, è stato condotto nuovamente presso il “Vito Fazzi” di Lecce, per essere di nuovo confinato in una stanza dello stesso reparto dal quale è fuggito ieri. 

L’uomo ha precedenti, fra l’altro, per droga. Nel febbraio del 2011 fu arrestato per il possesso di 41 grammi di cocaina. Proprio da quelle manette, partì un’inchiesta più grande, l’operazione “The Tower”, chiusa nel maggio del 2013  e in cui di recente vi sono stati anche nuovi verdetti. 

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