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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Libero l'egiziano che aveva imposto il velo alla ex e pretendeva la figlia

Il 28enne era stato fermato dalla polizia. Non potrà avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla donna, una 27enne, né comunicare con lei. Era stato fermato dopo una lite furibonda. Pare abbia offerto anche 5mila euro per avere la bimba nata dalla loro relazione e portarla nel suo Paese

LECCE – I giudici del Riesame (presidente Silvio Piccinno, a latere Stefano Marzo e Antonio Gatto) hanno accolto in parte le istanze degli avvocati difensori, Alexia Pinto e Alessandro Costantini Dal Sant, di E.Y., il cittadino egiziano di 28 anni arrestato nell’aprile scorso con le accuse di maltrattamenti in famiglia, minacce gravi e rapina impropria.

Dopo essere finito dai domiciliari dritto in carcere, in seguito alla convalida dell’arresto davanti al giudice Silvia Minerva, ieri l’uomo ha riottenuto la libertà, ma a condizione che non si avvicini ai luoghi frequentati dalla sua ex compagna, né, ovviamente, che comunichi con lei in qualsiasi altro modo, compresi telefoni o Internet.

L’uomo era stato fermato nel primo pomeriggio del 9 aprile da una volante, a Lecce. Gli agenti avevano notato una coppia litigare animatamente su viale Rossini. La donna alla vista della polizia aveva subito chiesto aiuto, per fermare l’ira del suo ex convivente.

Accompagnata in ufficio, la giovane, 27enne, aveva raccontato di una serie di maltrattamenti avvenuti fin da quando lei era rimasta incinta. Alla nascita della figlia, che ha ora pochi mesi, l’uomo l’avrebbe costretta a portare il velo in testa, inducendola in uno stato di vera e propria schiavitù, anche rubandole del denaro e privandola del cibo.

Prima del fermo, già in altre tre occasioni era stato richiesto l’intervento degli agenti, ma per paura di ritorsioni lei non aveva mai sporto denuncia. Dopo essersi allontanata da casa, trovando rifugio in quella della propria madre, la ragazza aveva però, a suo dire, aveva continuato a ricevere i trattamenti molesti da parte dell’uomo.

L’ultimo diverbio, proprio il giorno dell’arresto. L’egiziano aveva dato appuntamento alla ragazza nei pressi di un bar, per consegnarle alcuni vestiti della figlia. Ma, una volta insieme, l’uomo le avrebbe offerto 5mila euro per avere in cambio la figlia e portarla in Egitto da sua madre. Al rifiuto della 27enne, le avrebbe strappato dalle mani il telefonino rompendolo.

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