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Cronaca Gallipoli

Lido Conchiglie, il Tar: litoranea a doppio senso

Sconfessata l'ordinanza congiunta dei Comuni di Gallipoli e Sannicola che istituiva il senso unico. Accolto il ricorso dei residenti. Il giudice rileva: "Il provvedimento creava inquinamenento e caos"

Doppio senso di circolazione sulla litoranea e alleggerimento del traffico su via Doria. Nella marina di Lido Conchiglie il Tar di Lecce mette ordine sull'annosa questione della disciplina del traffico veicolare. Anche se i problemi non sono certo risolti. Visto che la disposizione congiunta del Comune di Gallipoli e di quello di Sannicola (che si dividono equamente a metà la giurisdizione nella piccola marina ionica) con l'istituzione del senso unico sul lungomare, era proprio finalizzata a snellire il transito su quel tratto di litoranea. E questo in quanto nel periodo estivo la carreggiata si restringe oltremodo a causa dell'aumento dei flusso di veicoli in transito e parcheggiati sul lato mare. La soluzione delle due amministrazioni comunali è stata in questi anni quella di istituire il senso unico di marcia e di deviare parte del traffico su via Doria. Soluzione che non ha mai convinto fino in fondo i residenti della zona che anche quest'anno, dopo i primi disagi avvertiti, hanno deciso di impugnare le relative ordinanze, affidando le loro motivazioni al ricorso presentato dal legale Piergiorgio Provenzano di Lecce. E nell'udienza del 2 agosto scorso il Tribunale amministrativo ha accolto il ricorso in questione annullando, di fatto, l'efficacia del provvedimento comunale. Si torna all'antico dunque: niente senso unico. La circolazione può e deve tornare a doppio senso sulla litoranea. E così anche via Doria può, letteralmente, "respirare". Ma il problema traffico in quel di Lido Conchiglie sarà così risolto? Non si direbbe proprio. Per il momento il decreto del Tar, accontenta visibilmente i residenti riottosi ed esasperati.

Lo spiega a chiare lettere l'avvocato Provenzano che chiarisce: "Nell'interesse di alcuni residenti di Via Doria, ho presentato ricorso denunciando l'insostenibile situazione che si veniva a creare nella strada in conseguenza dell'attuazione delle ordinanze. Il senso unico, infatti, comportava la deviazione del traffico, ivi compreso quello pesante, su via Doria, stretta ed in salita, il che provocava un pressoché costante ingorgo, con conseguente inquinamento acustico ed atmosferico. Il Tar ha valutato, quindi, prevalente l'interesse dei residenti alla tutela della salute, rispetto la dichiarata esigenza di regolamentare il traffico, ed ha osservato che i due Comuni interessati non avevano assolutamente tenuto in alcun conto tale primario interesse". E spulciando la sentenza del Tar arriva anche la sonoro bacchettata per il comune di Gallipoli e quello di Sannicola. Il giudice amministrativo infatti, nelle sue motivazioni, ha altresì stigmatizzato il comportamento dei due Comuni, colpevoli "di non aver valutato alcuna soluzione alternativa possibile e di aver esplicitamente abdicato, nelle rispettive ordinanze, al potere-dovere di far osservare i limiti alla sosta dei veicoli".

E non finisce qui. Perché anche il legale dei residenti incalza con veemenza: "Vi è da dire che anche l'anno scorso" dice Provenzano, "a fronte di ordinanze di regolamentazione del traffico assolutamente identiche a quelle odierne, era stato proposto ricorso al Tar dagli stessi residenti di via Doria, per i medesimi motivi, e che il Tribunale amministrativo di Lecce in data 06/09/06 aveva emesso ordinanza con la quale sospendeva l'efficacia di tale ordinanza, ribadendo la prevalenza dell'interesse dei cittadini alla tutela della salute rispetto l'interesse alla regolamentazione del traffico. Le ordinanze dei due Comuni oggi sospese" continua il legale, "ripropongono fedelmente quelle precedenti nei medesimi termini, nonostante la sospensiva del Tar, nonostante i numerosi solleciti rivolti dal mio studio legale nell'interesse dei residenti. E con i quali si chiedeva che le scelte che si andavano a compiere fossero condivise. E' stata totalmente ignorata e disattesa perfino una perizia eseguita da tecnici incaricati dai residenti - ed a spese di questi - che certificava un notevole superamento dei livelli di inquinamento acustico, e valori pericolosamente alti relativamente all'inquinamento da gas di scarico". C'è di più. Nella relazione tecnica del consulente di parte si evidenziava già "che in condizioni climatiche tipicamente estive, quali assenza di vento e di pioggia e con flussi di traffico eccezionale, come nel periodo di agosto nel quale avrebbero dovuto avere esecuzione le ordinanze sospese, vi sarebbe con certezza il superamento dei limiti di legge anche per l'inquinamento atmosferico". Mentre la perizia dello scorso anno fu eseguita durante l'esecuzione dell'ordinanza, ma dopo ferragosto. In un periodo di bassa affluenza di traffico.

La conclusione ancora al legale dei residenti di Lido Conchiglie: "E' assurdo l'atteggiamento del Comune di Sannicola e del Comune di Gallipoli, che continuano a riproporre la medesima ordinanza, ignorando totalmente le statuizioni del Tribunale come pure il loro dovere istituzionale di tutelare la salute dei cittadini. E costringendo i cittadini a dover presentare ripetutamente ricorsi, sostenendone i notevoli oneri. V'è da domandarsi quali siano i motivi di tanta ostinazione. Ed è per questo motivo che i cittadini interessati mi hanno conferito esplicito incarico di predisporre, oltre al ricorso al Giudice amministrativo, un esposto alla Procura della Repubblica, perché indaghi sul comportamento dei due Comuni, valutando se in quanto descritto si possa ravvisare illecito penale". Esposto che, da quanto comunicato, sarà presentato nei prossimi giorni.

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